Pagnona alza la voce: ”Basta centrali idroelettriche sul territorio”



Pagnona ha poco più di 400 abitanti, ma idee assai chiare e una buona dose di coraggio e intraprendenza. Recentemente, il piccolo Comune ha fatto propria una delibera di giugno dell’amministrazione di Premana, votando a sua volta in consiglio (e all’unanimità) un testo del tutto analogo e inviandolo ai paesi valsassinesi e ancora alla Regione Lombardia ed all’amministrazione provinciale di Lecco.

Proprio quest’ultima è tra i principali destinatari della proposta contenuta ormai in due delibere di paesi vicini. A Villa Locatelli, Premana e ora pure Pagnona chiedono di redigere un piano provinciale di gestione delle acque. Altre richieste: una moratoria di due anni del rilascio di convenzioni per la realizzazione di queste famose centrali idroelettriche e infine la revisione della normativa sugli incentivi delle fonti rinnovabili. Una "diga" insomma contro lo sfruttamento dei corsi d’acqua del territorio.

Pagnona, che il problema lo conosce bene avendo alle viste una mini centrale sul Varroncello, già nel 2006 si era espressa con un referendum (201 no/109 sì) contro questo progetto. E ora torna ad alzare la voce, facendo però di più. La "chiamata alle armi" rispetto agli altri Comuni proviene dunque da un paese piccolo, che cerca di coinvolgerne altri, spesso di dimensioni decisamente maggiori – ma al momento un po’ fermi, forse scombussolati da questa ventata di installazioni sui corsi d’acqua di Valsassina e Val Varrone.

Di seguito, il testo della delibera di Pagnona inviata poi a tutti i Comuni della zona oltre che, come detto, a Provincia e Pirellone.

 

 

 

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