Maltempo per gli alpini alle BetulleMa la pioggia non dissolve la memoria

Data pubblicazione 4 Settembre 2011

Sicuramente non si è ripetuto il pienone degli anni passati ma vista la giornata di spiccato sapore autunnale condita anche da alcuni scrosci di pioggia le tante persone salite per ricordare il voto fatto nel lontano 1941 confermano la fedeltà e la passione per il corpo degli alpini. Una manifestazione svolta nel modo consueto con la festa del sabato sera, contraddistinta anch’essa da un clima rigido e tanta pioggia, e con la parte più religiosa e votata alla memoria la domenica mattina. Una breve sfilata di tutte le penne nere in rappresentanza delle varie sezioni ha dato il via alle celebrazioni con il sottofondo della Banda Alpini di Lecco.

Presenti tante autorità sia militari che civili, tra le quali il prefetto di Lecco Marco Valentini, il sindaco di Margno Massimiliano Malugani, l’assessore provincialeDadati,il tenente Spreafico dell’attuale Battaglione Morbegno, alpini delle sezioni valsassinesi e di tutto il nord Italia. Un plauso durante il discorso d’apertura del presidente sezionale di Lecco alla sezione giunta qui da più lontano: Pisa-Lucca-Livorno. In totale erano ben 109 i gagliardetti presenti.

Un discorso incentrato quest’anno al ricordo del 70° anniversario della missione in Albania, campagna in cui gli alpini hanno pagato un grande prezzo e che è purtroppo spesso dimenticata. Sei nuove marmette sono state aggiunte nella chiesa della memoria, riportanti i nomi del Sergente De Simoni e degli alpini Combi, Bazzi, Maglia, Mandelli e Cariboni.

La messa è stata celebrata dal cappellano militare don Diego Busi che nell’omelia ha voluto ricordare con parole commosse e di grande ammirazione don Carlo Gnocchi nonchè spendere un ricordo ed una preghiera per tutti i militari impegnati oggi nelle missioni sparse nel mondo.

Mancato purtroppo tutto il contorno a questa festa: pochi i giovani presenti la domenica, non c’è stato spazio per le cucine da campo che hanno attirato moltissima gente negli anni passati.

Quest’anno la festa, per le dimensioni più contenute, ha avuto un aspetto più celebrativo e dedicato alla memoria. Vista la ricorrenza dei 70 anni dal voto tutto ciò appare profetico e fa ben sperare per il futuro di questa lunga tradizione.