LA LETTERA/”Autobus sovraccarichi? Non sedetevi sui gradini delle porte”



Pubblichiamo, come sempre in forma intergale, una e-mail giunta alla nostra redazione. E’ scritta da un padre che abita sull’Altopiano e racconta delle epripezie e dei rischi corsi dai giovani che ogni giorno vanno a scuola in autobus. Eccone il testo:

Mia figlia, alcune sue amiche e alcuni suoi amici, hanno cominciato quest’anno le scuole superiori a Lecco e volevo mettervi al corrente di una situazione di cui siete a conoscenza sicuramente, anche se in modo diverso da quello che succede con il "serpentone" di Ballabio.

Nonostante sia all’andata che al ritorno per e da Lecco siano costretti a viaggiare spesso in piedi o, se fortunati seduti sui gradini, se non addirittura aspettare un’ora (per il ritorno) il successivo autobus perchè i posti disponibili sono di gran lunga inferiori alle richieste dei pendolari" voglio ricordarvi che la zona posta a fianco dell’autista è chiamata "ZONA DI RISPETTO" e nessuno può stare lì quando l’autobus è in movimento, normalmente il corridoio è sufficente per i posti consentiti in piedi per legge, salvo che zaini dei ragazzi non lo riempiono e questo non va bene.
Sconsiglio caldamente sedersi o stazionare sui gradini delle porte perche posti più in basso del corridoio e facilmente pericolosi se in quel punto c’è un impatto laterale con un auto, moto, camion, e non ultimo un improvvisa apertura della porta se il suddetto mezzo è sprovvisto della sicurezza porte.
Se qualche passeggero vuole verificare se l’autobus ha sovraccarico, cosa non consentita dalla legge dopo aver contato tutti gli occupanti il mezzo compreso l’autista sul tagliando assicurativo troverà, P53 vorra dire consentito 53 persone. P75 oppure P69 e cosi via e capirà subito in che situazione starà viaggiando.
L’autista in caso di sovraccarico ha l’obbligo di chiamare un altro mezzo di supporto e non di lasciare a terra chi in caso di abbonamento ha già lautamente e anticipatamente pagato un servizio che ogni giorno si trasforma in DIsseervizio.

Ricordo altresì all’azienda erogatrice del servizio che la "CARTA DELLA MOBILITA’ " AL PUNTO 4 dice: PRINCIPI FONDAMENTALI……..     garantire pari trattamento, a parita di condizioni del servizio prestato, sia fra le diverse aree geografiche di utenza, sia fra le diverse categorie o fasce di utenti; il principio deve essere compatibile con forme di tariffe differenziate praticabili in base a criteri obiettivi e noti.
Principio che giornalmente viene disatteso


[lettera firmata]

 

 

 

I "SONDAGGI" DI VALSASSINANEWS

NUOVA LECCO-BALLABIO, DISASTRO CONTINUO

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