L’assessore provinciale all’Ambiente Carlo Signorelli ha parlato di una "fotografia a 360° che presenta luci e ombre". Luci che riguardano settori come la fauna, la questione energetica, la raccolta rifiuti e la balneazione del nostro lago e ombre che si allungano su ambiti come quello dell’inquinamento dell’aria specialmente in alcune zone della provincia e del servizio idrico nel suo complesso.
Entrando nel merito dell’analisi i dati sono complessivamente positivi per i rifiuti, per il settore faunistico (pesci, uccelli e mammiferi), per quello energetico e per le acque di balneazione, che registrano dati e trend complessivamente accettabili.
"Sono ormai consolidate le quote di raccolta differenziata (59,1% nel 2010) anche se per l’obiettivo di Piano del 62,2% bisogna ancora lavorare soprattutto in alcuni comuni del Lago e della Valsassina a forte valenza turistica – spiega Signorelli – Il sacco viola, adottato da poche province italiane, e l’introduzione progressiva della raccolta porta a porta si sono rilevati ottimi sistemi per avvicinarsi agli obiettivi di eccellenza. I dati 2010 rivelano come i comuni più ricicloni siano Monticello Brianza (74,5%), Lierna (74%) e Airuno (73,3%), quelli meno virtuosi Sueglio (27,5%), Introzzo (24,8%) e Morterone (24,3%). Si tratta di differenze ancora troppo ampie tra vertice e fondo della graduatoria".
Sul fronte acqua non ci sono note positive: “La situazione del servizio idrico provinciale deve essere discussa premettendo che è una delle realtà più complicate d’Italia: territorio con bassa densità demografica al nord, orografia complessa, reti e impianti spesso obsoleti, molti acquedotti con sistema a caduta, comuni turistici con notevoli oscillazioni di consumi, scarichi artigianali e industriali, pregresse gestioni frammentate, oltre 40 procedure di infrazioni UE aperte e una situazione molto critica col depuratore del Capoluogo
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