”Soltanto in sogno”: ecco la nuova raccolta di inediti di Antonia Pozzi



Pubblichiamo perciò alcune parti della recensione tratta dal sito www.llarena.it

(Antonia Pozzi) si formò al liceo classico Manzoni e poi alla scuola di Antonio Banfi, docente di estetica attorno cui gravitavano Remo Cantoni, Vittorio Sereni e Dino Formaggio. Proprio con Formaggio, giovane delle periferie milanesi destinato a una brillante carriera universitaria, negli ultimi anni della sua breve vita la poetessa strinse un’amicizia speciale. Ben presto, però, quel legame fraterno («tu sei l’unico fratello della mia anima») in lei si trasformò in un sognante innamoramento. Un sentimento non ricambiato con la medesima intensità da un ragazzo che non volle illuderla, ma che da vero amico rimase a vegliarla tra il 2 e il 3 dicembre 1938, giorno in cui morì dopo essersi avvelenata di barbiturici.

Le lettere di Antonia per «Dinin», storia di un amore mancato ma vissuto in sogno («il nostro incontro buono e bello mi ha dato tanta gioia anche in mezzo al dolore») sono pubblicate integralmente per la prima volta nel libro Soltanto in sogno (Alba Pratalia, 128 pagine, 15 euro) a cura di Giuseppe Sandrini, professore di letteratura italiana all’Università di Verona. Ad accompagnarle, fotografie con dedica scattate dalla stessa Pozzi, anch’esse per buona parte inedite, che completano il quadro su questa storia d’amore sempre un po’ taciuta tra due anime, come diceva lei, «così vicine e così distanti».
È documentario prima ancora che letterario l’interesse di Sandrini, che ha attinto all’archivio di Dino Formaggio, scomparso nel 2008, nell’intento di dipingere «la sua figura in una luce il più possibile veritiera». E ci è riuscito, con grazia e delicatezza, a far parlare lettere e immagini. L’atmosfera che si respira nel libro è quella idealistico-esistenzialistica dei giovani di allora, l’aspirazione, dice Sandrini, «alla poesia e all’arte come soluzione e impegno della vita, l’atmosfera tesa del Grande amico, libro emblematico di una generazione».

Sandrini interpreta le tracce trovate in archivio e disegna una coinvolgente geografia dei sentimenti: da Pasturo, paese della Valsassina della villeggiatura estiva, fino alla Liguria, nel borgo di San Fruttuoso, da Abbazia in Istria fino a Lavaredo ai piedi delle Tre Cime. Eppoi un fil rouge botanico che lega versi e immagini: i rododendri, che infine Antonia chiese per la sua tomba, e i papaveri in fiore del prato fuori Milano in cui scelse di morire; in mezzo, larici, abeti, pioppi e genziane. Un giardino per lei che era, come disse l’italianista Maria Corti che la conobbe all’università, «una di quelle piante di montagna che possono espandersi solo ai margini dei crepacci, sull’orlo degli abissi».

I "SONDAGGI" DI VALSASSINANEWS

NUOVA LECCO-BALLABIO, DISASTRO CONTINUO

Vedi risultati

Loading ... Loading ...

LE NEWS DI VN GIORNO PER GIORNO

ottobre 2011
L M M G V S D
« Set   Nov »
 12
3456789
10111213141516
17181920212223
24252627282930
31  

METEO VALSASSINA




VN SU FACEBOOK