Canti sacri e profani, emozioni a Premana



Il via sabato sera con la proiezione del film VOCI ALTE dell’etnomusicologo e regista Renato Morelli. Un film documentario denso e essenziale, centrato sui primi piani, sulle voci, sui suoni e rumori d’ambiente, ma sopratutto sui canti corali visti come il centro aggregatore di una comunità. Nessuna musica che non sia quella "autoctona", nessun commento inutile. I gesti consueti in preparazione di una festa o di un rito religioso vengono ripresi come momento significativo in cui ogni singola persona che partecipa all’evento  conosce il proprio ruolo e si impegna  a realizzarlo per la buona riuscita del tutto. Così i preparativi del past (quello ripreso è il past Barconcelli 2010) iniziano il mattino alle sei, alle 12.30 la minestra è pronta per tutti, il pomeriggio prosegue con la festa e i canti mentre c’è chi si occupa di pulire el coldér, chi sta dietro il banco della cantina e che sta davanti a tenere viva la festa…

Anche negli altri momenti ripresi dal film, la processione del Corpus Domini e la cavalcata dei Tre Re, il regista coglie  i momenti di preparazione, i gesti di ogni singola persona  che nello scandire del tempo contribuiscono a preparare, realizzare e chiudere la festa.

"Quello che mi ha stupito è che per la preparazione di queste feste ognuno conosce e fa il proprio ruolo senza che ci sia necessariamente una regia centrale e senza che l’abbia ordinato il dottore o chichessia – ha commentato il regista Morelli dopo la proiezione del film – ci sono dei tempi ben precisi da rispettare e ognuno sa quale è il proprio momento".
La preparazione del Corpus Domini inizia il mattino alle sei: c’è la preparazione die vicoli del paese con lenzuola, fiori e immagini sacre, il momento della solenne processione e immediatamente dopo ognuno ripega lenzuola, pulisce strade e ripone i fiori: tutto ritorna come prima.

Il film di 45 minuti prende ora la via di manifestazioni nazionali e internazionali legate al tema dell’etnografia e musicologia. E’ il succo concentrato di oltre 30 ore di registrazione che vanno ad arricchire il Registro dei beni immateriali di Regione Lombardia e che sarà messo a disposizione della comunità di Premana.

Canti sacri e cerimonia religiosa invece hanno caratterizzato la domenica pomeriggio in chiesa parrocchiale dove alle 16.00 c’è stata la celebrazione solenne dei vespri ambrosiani in rito antico latino. Il Gruppo Cantà Proman in oltre un mese di preparazione è andato a scovare nella memoria delle persone più anziane salmi, litanie e invocazioni latine rimaste sepolte  per oltre quarant’anni. Nel succedersi delle prove ognuno si ritrovava bambino quando con i genitori partecipava alle cerimonie religiose.

Un’operazione di recupero che ha donato non poche emozioni a chi ha partecipato al momento di preghiera e a tutti quelli che legano i primi momenti della loro  vita religiosa alle preghiere e i salmi in latino. Senza trascurare l’aspetto musicale. Infatti – assicura Angelo Rusconi  dell’associazione Res Musica, promotore dell’iniziativa – l’impegno dei cantori del gruppo Cantà Proman ha permesso di recuperare oltre alla tradizione di canto popolare profano, che già era noto grazie alla ricerca fatta da  Pietro Sassu negli anni settanta su Premana – anche quella meno conosciuta e altrettanto unica del canto religioso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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