A Lecco dunque verrà discusso il progetto per la costruzione di un nuovo acquedotto al servizio dello stabilimento con sede a Primaluna, considerandolo come opera di "pubblica utilità". La Norda aveva inoltrato nel giugno 2010 la richiesta di dichiarazione per questa pubblica utilità per i lavori dell’acquedotto, il progetto era stato visionato dal settore patrimonio edilizio e immobiliare lecchese il quale aveva disposto un pubblico avviso annunciando la presentazione del progetto nei territori di Primaluna e Introbio.
Nel mese di luglio di quest’anno i "soggetti interessati" (cioè Norda, Regione, Soprintendenze, ASL, Arpa, Ersaf e i comuni di Primaluna e Introbio, n.d.r.) sono stati avvisati dei cambiamenti nel piano particellare, dunque, sono pervenute all’ufficio provinciale delle osservazioni riguardo il progetto.
Queste osservazioni, hanno introdotto modifiche e alcune integrazioni al progetto originale, cambiamenti che dovranno essere discussi tra le parti ed è per questo motivo che lunedì 12 dicembre, alle 10 del mattino i rappresentanti dei comuni, quelli della Norda e i tecnici provinciali si incontreranno nella sede della Provincia in corso Matteotti.
Spicca nella convocazione la mancanza tra i destinatari dei "proprietari della Val Biandino" ovvero la famiglia Bregaglio. Si tratta infatti di una conferenza aperta ai soli soggetti pubblici, però i titolari di una ampia fetta del territorio attraversato dal nuovo acquedotto sono di fatto dei "soggetti interessati". Come del resto la popolazione di Introbio e Primaluna, e non solo.
>>> IL FAX INVIATO DALLA PROVINCIA DI LECCO AGLI INTERESSATI