E proprio il professionista milanese ha preso il telefono e contattato il primo cittadino barziese Andrea Ferrari. Che conferma la circostanza, con alcuni particolari interessanti sul contenuto della chiamata. "Quello che è certo – racconta Ferrari – è che la collinetta della Coldogna resterà verde. Il dottor Torre mi ha informato che insieme ai professionisti che seguono il progetto di un nuovo albergo (lo studio dell’architetto Combi, ndr) sta concludendo le valutazioni a proposito delle schede fornite dal Comune. In pratica, stanno scegliendo una soluzione tra quelle possibili per realizzare in effetti l’hotel con wellness center. Non sulla proprietà di Coldogna, che come amministrazione comunale abbiamo vincolato, ma in modo diverso".

A suo tempo Valsassinanews aveva anticipato una serie di alternative praticabili: dal’ipotesi di ampliamento dell’attuale Hotel Ballestrin (che però andrebbe acquistato dal proprietario) all’eventuale recupero di volumi esistenti nel nucleo storico del paese o in area Noccoli – soluzione non gradita, pare, da Torre – al progetto davvero difficile di trasformare e ampliare l’area destinata a parcheggi con annesso il grosso fabbricato dell’ex scuola e municipio di Barzio,

Quali di questi o altri scenari verrà discusso a breve – si parla di un mese al massimo – tra Torre e Ferrari, non è dato sapere al momento. Ma i punti fermi in questa vicenda esistono e sono molto importanti e impegnativi: in primis, la sensazione è che un albergo con annesso centro benessere a Barzio si farà. L’intenzione da parte del proprietario della collina di Coldogna è stata ribadita ancora nella telefonata al sindaco; e contestualmente, il contatto tra le parti lascia intendere al di là delle parole di Ferrari che effettivamente l’opera sorgerà altrove, lasciando questo polmone verde così com’è. Il che soddisferebbe sia chi ha a cuore lo sviluppo turistico ed economico di Barzio e dell’Altopiano sia i difensori dell’ambiente.

Ne riparleremo a breve: questo è l’altro punto certo della questione.