Il primo ragionamento, comune, è legato alla storia: non sarebbe la prima volta senza una bianca coltre sui campi da sci per il ponte dell’Immacolata, che da tradizione segna l’avvio della stagione invernale e in particolare di quella degli sport sulla neve. Ma non è una grande consolazione, anche perché, come ricorda bene Danilo Scaiolil, direttore delle piste di ITB "Da qualche tempo ci eravamo abituati bene, l’ultima volta senza neve risale a diverse stagioni fa".
Dunque, stando alle previsioni (oltre che alla situazione attuale: temperature elevate per il periodo, il sole splende e continuerà a farlo) l’esordio stagionale salterà. Lo conferma in qualche modo lo stesso Scaioli, scherzandoci un po’ su. "Sì, se non c’è neve poco da fare, staremo a terra. Siamo un po’ come l’attuale governo italiano, per questo benedetto week end dell’Immacolata come dire ‘galleggiamo’, è una situazione grave ma ancora non determinante.
Ovvio che se le cose vanno avanti così fino a Natale, rischiamo anche noi il "default"… Diciamo che al momento abbiamo i capelli dritti, ma ancora non ce li strappiamo". Un bel danno… "Certamente può essere un danno dal punto di vista economico, speriamo non lo diventi anche per l’immagine – conclude Scaioli che comunque rimane possibilista e non esclude qualche miracolo dell’ultim’ora. "Forse si farà qualcosa comunque ad Artavaggio, all’Immacolata e nel week end successivo".
Le previsioni, come detto, non sono buone nel senso che sono… buone. Ovvero: bel tempo, ok. Ma temperature talmente alte che anche la neve artificiale diventa un problema. Pure la perturbazione attesa per venerdì appare "depotenziata" e quello che cadrà non dovrebbe rimanere poi a terra. Con le conseguenze ‘drammatiche’ per sci, turismo e indotto.
Sotto: dal sito dei Piani di Bobbio e Valtorta
Domenica 18 dicembre: open day scuole di sci