Lavorio in corso da circa un anno, in forma prima sotterranea poi sempre più scoperta, evoluzione rapida e ora quasi ufficialità: negli ambienti finanziari, imprenditoriali e politici valsassinesi ormai la notizia è sulla bocca di tutti. La Banca della Valsassina e la BCC di Cremeno (entrambe realtà del circuito delle Banche di Credito Cooperativo) potrebbero fondersi nel 2012. A rendere palese il fatto che ormai non si ragioni più sui "se" ma piuttosto su "come e quando" è la tradizionale lettera di fine anno ai circa 1500 soci della prima banca (quella di Cortenova), che parla in modo esplicito di uno "studio di fattibilità per l’aggregazione con una BCC consorella".

Una BCC che – secondo le voci correnti – è quella dell’Altopiano, che quest’anno ha festeggiato i suoi primi cento anni ma ha dovuto anche registrare un bilancio in perdita di oltre 700mila euro.

Cortenova (che qualcuno chiama "la banca dei premanesi") se l’è invece cavata in questo drammatico 2011 di crisi un po’ per tutti, ma a sua volta pur restando positivo il risultato ha dovuto segnare un utile relativo all’esercizio 2010 in netto calo – passando dai 583mila euro dell’anno prima agli attuali 113mila circa.

In un quadro di generale sofferenza per gli istituti di credito (compresi quelli di questo genere, "piccoli e belli", almeno un tempo) si avvertono sommovimenti di grande importanza. La più giovane Banca della Valsassina studia dunque la fusione, l’operazione, sembra di capire grazie ai ben informati, si farà. Probabilmente nel 2012. Nascerebbe una forte aggregazione che andrebbe tra l’altro a razionalizzare alcune situazioni particolari – tipo quella di Barzio dove convivono due sportelli di banche "amiche-nemiche" a breve distanza l’uno dall’altro. Certo, quando si parla di "razionalizzazione" ci rimette sempre qualcuno, a partire dai dipendenti. Ma se ne parlerà, e a lungo.

Non sfugge che il quadro complessivo sia caratterizzato da gravi difficoltà: quasi sparizione di un intero settore come quello immobiliare, problemi per tante aziende valsassinesi, sofferenze in crescita dunque difficoltà ad esigere parte dei crediti… A questo si aggiunge l’insolita – ma non troppo – concorrenza tra due banche in qualche modo consorelle. Da qui a concepire l’ipotesi della necessità di fondere le due realtà (formalmente voluta da Cortenova/Premana, ma chissà…) il passo è breve.

Insomma tra non molto soci e correntisti potrebbero sommarsi, così come sportelli e attività di vario genere. Augurandoci che sul campo non rimanga, metaforicamente, ovvio, qualche "cadavere". Valsassinanews terrà monitorata la situazione e già nei prossimi giorni contiamo di presentare ai nostri lettori informazioni più dettagliate su quella che, in questo settore, sarebbe per distacco l’operazione finanziaria più importante degli ultimi anni. Se non decenni.