TRAGEDIA A BARZIO: MUORE 42ENNE IN COMA ETILICO. E DOPO UNA RISSA



Vigilia di Natale drammatica a Barzio: un uomo di 42 anni è morto alle due e mezza di questa mattina al "Manzoni" di Lecco dove era stato ricoverato nella tarda serata di ieri. M. C. era in coma etilico (secondo episodio del genere nel giro di un mese) e presentava anche una tumefazione ad un occhio e altrii segni, forse riconducibili alla rissa avuta mercoledì a Concenedo con un vicino di casa. I carabinieri di Introbio, avvisati da un parente, sono entrati nell’abitazione dell’uomo poco dopo le 18 di ieri, spaccando il vetro di una finestra e lo hanno ritrovato a terra, apparentemente morto.

In realtà il 42enne, disoccupato, era in coma in seguito all’alcol ingerito nelle ore precedenti. Una volta compreso che M. C. era ancora in vita, i Carabinieri hanno chiamto il 118, che ha provveduto a caricare il barziese in ambulanza e a portarlo d’urgenza all’ospedale del capoluogo.

Qui è stato assistito ma alle 2:30 circa di oggi è deceduto. La vicenda è triste ma presenta anche alcuni potenziali punti oscuri, dato che – secondo testimonianze – il 42enne aveva avuto uno scontro fisico piuttosto serio mercoledì sera, a Concenedo, con un 35enne del posto. Del caso si stanno occupando come detto gli uomiini dell’Arma – i quali almeno inzialmente non sembrano prendere in considerazione per la morte dell’uomo ipotesi diverse da quella delle conseguenze dell’ubricatura.

Grande l’emozione e il turbamento, fin da ieri a Barzio. I fatti sono accaduti sotto gli occhi di molte persone, nella piccola frazione di Concenedo, sopra al centro del paese. Prima l’animazione perché M. C. non dava sue notizie da un giorno e mezzo e il compagno della madre, giunto a Barzio, non riusciva ad entrare nell’appartamento – dato che questo era chiuso dall’interno. Poi l’arrivo dei Carabinieri, la posa di una scala per salire al primo piano, la rottura del vetro e l’entrata nell’abitazione da parte delle forze dell’ordine; infine, l’ambulanza a sirene spiegate che giunge nella piazzetta e preleva lo sfortunato in coma etilico ripartendo a tutta velocità verso Lecco.

M.C. C.
, queste le sue iniziali complete, aveva alle spalle una vita complicata; disoccupato, pare bevesse (ma fino a un mesetto fa aveva dato la sensazione di volere smettere) ed era conosciuto anche per la frequentazione a Lecco degli ambienti dei cosiddetti clochard. Aveva però una casa, a Concenedo, e una famiglia che lo seguiva con discrezione e lo aiutava. Da Como la madre e il suo compagno si facevano vedere spesso a Barzio. E’ successo anche ieri, quando lo "zio" del 42enne si è presentato, forse per gli auguri di Natale e comunque preoccupato perché il figlio della compagna non rispondeva al telefono da 36 ore. Poi, la terribile scoperta e il sospetto (per ora del tutto da verificare) che oltre all’eccesso di alcol la vicenda si incroci con le botte prese un paio di sere prima.

Bocche cucite per il momento da parte degli inquirenti. Gli eventuali sviluppi di questa brutta storia in piena vigilia di Natale sono attesi comunque per le prossime ore.

 

 

 

 

 

 

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