Barzio, via Gaggio: l’intervento di Paolo Bianchi



"Non posso pensare – scrive tra l’altro nella sua luna lettera Paolo Bianchi – che l’attuale maggioranza, stante la deplorevole carenza di milionari benefattori nei confronti di Barzio e considerato l’ “obbligo amministrativo” assunto, non si faccia carico dell’enorme problema del bilancio comunale, lasciandolo alle amministrazioni/generazioni future".

Caro direttore, la ringrazio per l’ospitalità e mi scuso con i lettori per il ritardo nella risposta (ero in
vacanza) e perché torno sull’argomento, ma, dato che si tratta anche di cosa loro, ritengo giusto e
corretto che abbiano tutti i dati per farsi un’opinione in merito. Mi spiace per la banalità di alcuni
concetti, ma anche chi è digiuno di amministrazione penso debba poter capire.

Un bene, anche pubblico, nel nostro caso un terreno, può essere ceduto oppure no; nel caso in cui si
decida di vendere viene stabilito un prezzo, prezzo che il venditore tende a fissare il più alto
possibile per ottenere il maggior beneficio; in realtà tra privati può succedere che il bene venga
regalato o venga concordata una cifra simbolica: tra parenti, tra amici, nell’ambito di un affare
commerciale più importante, ma non può essere il nostro caso trattandosi appunto di un bene
pubblico, cioè di tutti i barziesi.
Per i beni comunali, se non sono indispensabili all’attività dell’Ente, l’amministrazione può
decidere la messa in vendita; ciò viene solitamente fatto per ragioni di bilancio, se no si tende a
mantenere le proprietà: l’attuale maggioranza ha deciso di vendere il terreno in via Gaggio in
concomitanza con la presentazione del bilancio preventivo 2011. Considerato che più volte
esponenti della maggioranza stessa hanno affermato che bisognerebbe non vendere le proprietà
comunali/pubbliche, ma anzi incrementarle, la decisione deve essere stata sofferta e ben motivata. Il
“nostro” terreno è un lotto di circa 783 m2 che risulta destinato a verde nell’attuale PRG (Piano
Regolatore = quel piano che definisce cosa si può o non si può fare su un terreno, piano che veniva
deciso quasi esclusivamente in ambito comunale/nelle “sacre stanze”) ed è posizionato al centro di
un’area già edificata o che può, già oggi, essere costruita.
La maggioranza ha deciso di vendere, con destinazione e relativo valore a verde, solo una parte, 523
m2 circa, di tale terreno, mantenendo la proprietà su una striscia di circa 10 metri di profondità sul
bordo della via Gaggio.

Quando l’operazione è stata presentata in Consiglio Comunale abbiamo, sin dall’inizio, espresso le
nostre perplessità e fornito i nostri suggerimenti: visto che la maggioranza, da circa due anni, sta
predisponendo il PGT (Piano di Governo del Territorio che è l’evoluzione del PRG perché nella sua
redazione dovrebbe essere pubblico, partecipato, condiviso, valutato insieme, ecc…, ma questa è
un’altra storia), far diventare edificabile il terreno e venderlo come tale in modo che il Comune
incassi non il valore “a verde” (circa 100 euro a m2), ma quello appunto come edificabile (200-250
euro o più a m2 a cui vanno aggiunti il costo di costruzione e gli oneri di urbanizzazione della
villetta che potrebbe essere costruita: il risultato di questa “demagogica” e banale operazione
matematica è alla portata di tutti o perlomeno dovrebbe esserlo!) farlo cioè diventare un
completamento di quanto già edificato o che dovrà essere edificato.

La maggioranza ha risposto di no affermando che l’area doveva rimanere “a verde”; a questo punto
abbiamo fornito un’ulteriore proposta: le attuali leggi consentono di dare una volumetria/una
capacità edificatoria, ma consentono di farla realizzare su di un altro appezzamento, magari ad
integrazione di altre costruzioni, appezzamento che viene scelto dalla Amministrazione Comunale:
tutta l’operazione verrebbe gestita direttamente dal Comune, il terreno resterebbe “un terreno vuoto
per spezzare la continuità dell’urbanizzazione edificato”, ma il comune di Barzio, tutti noi cioè,
incasserebbe ben altra cifra rispetto a quanto prospettato. Risposta? “No!”

Ricapitoliamo: la maggioranza decide per ragioni di cassa (perché se no? Barzio ha circa 6.000.000
di euro di debito che gravano sul bilancio) di vendere il terreno in via Gaggio; la maggioranza,
anche se in silenzio, da due anni sta redigendo il PGT e può comunque cambiare la destinazione
d’uso ai terreni; la minoranza propone di cederlo come edificabile e fornisce la soluzione per
incassare il valore come tale lasciandolo per sempre a verde cioè, come voluto dalla maggioranza,
“un terreno vuoto per spezzare la continuità dell’urbanizzazione edificato”; la maggioranza
risponde sempre di no decidendo cioè di introitare meno soldi (molti meno!!!) che non
risanerebbero il bilancio, ma costituirebbero una bella boccata di ossigeno almeno per un paio di
anni, soprattutto considerate le condizioni economiche generali, sia nazionali che internazionali; la
maggioranza si riserva inoltre di tenere una striscia di tale terreno al limite di via Gaggio per una
profondità di 10 metri: per farci cosa? Non per allargare la strada in vista della bretella del
Vallicello (bisognerebbe espropriare una corrispondente fascia ai privati confinanti = improponibile
e impossibile), magari per realizzare delle opere a spese del Comune, cioè di tutti noi, che
potrebbero essere effettuate dai privati che costruiranno in zona sulle loro aree e a loro spese?

Detto questo per dovere di cronaca, non posso pensare che l’attuale maggioranza, stante la
deplorevole carenza di milionari benefattori nei confronti di Barzio e considerato l’ “obbligo
amministrativo” assunto, non si faccia carico dell’enorme problema del bilancio comunale,
lasciandolo alle amministrazioni/generazioni future. Infatti, vista la modifica/integrazione della
delibera di giunta relativa ad investimenti in campo turistico che ha comportato un aumento della
spesa e quindi di reperimento del relativo importo, perché è impensabile che si deliberi
demagogicamente senza copertura finanziaria/sparando le cifre, a carico del Comune di circa
80.000 euro, importo recuperato nell’arco di tempo di circa un mese, la maggioranza stessa sta
sicuramente e alacremente lavorando per migliorare la situazione economico-finanziaria dell’Ente e
confido nel veder rispettata anche la promessa elettorale, che non può essere stata, vista
l’importanza dell’opera e il rispetto dovuto alla persona, una “sparata demagogica”, di elargire “un
contributo straordinario di 100.000 euro all’asilo”.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro in modo che chi non era riuscito a capire abbia potuto
farlo, chi non voleva capire (accogliere suggerimenti non mi risulta sminuisca il valore delle
persone) abbia qualche dato in più su cui riflettere, per chi non può capire …!!!

A nome e per conto del gruppo di minoranza “Barzio per il futuro”, cordialmente la saluto.
Paolo Bianchi

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