Nato nel lontano 1914, Cerati abita ad Introbio e proprio nel paese del Centro Valle "sta lentamente spegnendosi". Così ne parlano con enorme tristezza parenti e amici in queste ore drammatiche. Avrebbe dovuto partecipare come sempre alle celebrazioni del 4 novembre ma il sindaco Rupani ci ha comunicato che purtroppo non sarà così. Dal genero, l’avvocato Giovanni Arrigoni – marito della figlia Roberta – la conferma che per il suocero disgraziatamente non ci sono più speranze.
"Mario ha avuto un blocco intestinale la scorsa settimana, è stato curato a Lecco e lo hanno rimandato a casa ma ormai non ce la fa più, non riconosce le persone ed è tenuto in vita dall’ossigeno". Epilogo drammatico per un uomo che ha passato una vita intensissima: il partigiano "Romolo" è famoso per gli anni della resistenza in Valle ma è stato anche sottufficiale degli Alpini, memoria storica della 55a Brigata Fratelli Rosselli, calciatore di talento nel Lecco – e tante altre cose ancora.
"Ho un tesoro di testimonianze, immagini, ricordi della Guerra" ci disse solo pochi mesi fa, in occasione dell’ultimo 2 giugno. La speranza è che quel patrimonio non vada perduto.
SOPRA: CERATI AL 2 GIUGNO DI BALLABIO, 2011
SOTTO: LA SCHEDA DEL PARTIGIANO TRATTA DAL SITO DELLA BRIGATA ROSSELLI
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MARIO CERATI "ROMOLO" Proveniente da Introbio, organizzatore resisterà tutto l’inverno ’44/’45 in valle.
Grande conoscitore dei luoghi valsassinesi nella primavera del ’45.
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IL RACCONTO DEL TRAGICO ASSALTO ALLA CASERMA DEI FASCISTI (alla Colonia Ferroviaria di Ballabio)
"E SE MUOIO DA PARTIGIANO…"