Il programma proposto ha spaziato tra le innumerevoli musiche e canzoni ispirate al Natale e ha voluto essere suggerimento per un’ulteriore riflessione su un mistero così importante e significativo quale esso è. Alternando brani organistici e brani corali, il percorso si è snodato tra il repertorio di molti secoli: dalle antiche laudi ai canti contemporanei, dalle pive agli spirituals, dalla tradizione colta ai canti d’ispirazione popolare.

 

"Portando ai giorni nostri le tradizioni di molte genti e di molte culture nel tentativo di non lasciarle morire, innanzitutto, – ha sottolineato a tal proposito proprio il parroco, don Antonio, – il prezioso contributo operato dalle corali è proprio quello di far rivivere oggigiorno le "memorie" e le espressioni anche di molti anni fa, nel desiderio di cercare di comprendere quali siano le nostre origini e i fondamenti del nostro "credere" di oggi.

 

La presenza del piccolo coretto di ragazzi indica davvero come è necessario e doveroso trasmettere il messaggio perché non vada perduto: voi sarete i testimoni nel futuro!". Un grande applauso ha suggellato questo bel momento che si inserisce già in un quadro di manifestazioni, anche di carattere musicale, abbastanza ricco qui in alta valle e che abbraccia tutto l’arco dell’anno. Un delizioso momento conviviale offerto dai volontari presso l’oratorio è stato ancora una volta una buona occasione per saldare e rinvigorire i vincoli di amicizia e di collaborazione. L’arrivederci è d’obbligo alla prossima occasione.