VAS: IL FUTURO DI BARZIO. POCHE NUOVE CASE, DUE ROTONDE, AMBIENTE TUTELATO…



Prime parole dell’istrionico (ma assai scientifico) professor Pier Luigi Paolillo: "Abbiamo salvato la coillina verde della Coldogna". Tanto per mettere le cose in chiaro. Più volte nel corso della lunga e interessante conferenza il curatore della VAS ha puntato il dito contro la Provincia di Lecco – ricordando ad esempio la sua convocazione (giudicata "impropria") in margine alla discussione legata proprio al progetto di costruzione di un wellness center alle porte di Barzio.

Ma l’incontro di oggi si è dimostrato più costruttivo che il contrario, con una approfondita e appassionata descrizione dei metodi, dei dati e delle scelte suggerite all’amministrazione locale per delineare la Barzio del futuro.

La parola "costruzione" in realtà è un po’ quella centrale, attorno alla quale ruotano i ragionamenti degli esperti del PoliMi (bravissimi, al lavoro da un anno e mezzo sotto la guida di Paolillo). L’altro termine è "sostenibilità". Dallo scontro tra i due concetti esce vincente quest’utlima, in definitiva la vince l’ambiente se è vero che le aree di trasformazione urbana "concesse" sono solo quattro – con un aumento della superficie urbanizzata al massimo dello 0,11% -, che si prevede un miglioramento della viabilità (1,3 km in più comprese due rotonde) e più tratti di piste ciclopedonali e infine che, qualora si riuscisse a realizzarlo, il PLIS (Parco Locale d’Interesse Sovracomunale) andrebbe a tutelare la bellezza del 22% del territorio comunale.

Si diceva del grande lavoro del team che sta curando il PGT barziese. Impossibile concentrare tutto in un unico articolo giornalistico, ma nei prossimi giorni verranno pubblicate su internet tutte le tavole del Documento di Piano e puntualmente VN le linkerà ad uso degli interessati.

Iniziamo però a vedere almeno gli aspetti più rilevanti, a partire dalle quote di trasformazione urbana ammissibili (a Campiano, Campiano Nord, tra via Milano e la Provinciale e infine nell‘area ex cinema):

 

Altra slide molto importante: le possibili ricadute pubbliche del Piano:

 

Le due rotatorie suggerite saranno all’incrocio tra via Milano e la Provinciale e ancora all’altezza dell’ex cinema, venendo da Cremeno. Tra gli obiettivi concreti, la creazione di una Spa, di un Bed & Breakfast e di un supermercato "non food" (per la vendita di generi diversi da quelli alimentari), una struttura espositiva permanente alla Fornace, il recupero dell’ex municipio. La filosofia prevista infine è quella che guarda più al recupero ad uso abitativo dell’esistente che alla nuova edificazione, con un’opera che il prof. Paolillo ha definito di "ricucitura territoriale".

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

I "SONDAGGI" DI VALSASSINANEWS

NUOVA LECCO-BALLABIO, DISASTRO CONTINUO

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