"Personalmente, sono sempre stato favorevole e lo sono tuttora all’idea di unficare in un’unica amminsitrazione i quattro Comuni esistenti". Roberto Combi non nega il suo gradimento, ma va oltre: "Sul tema, rilancio qui l’ipotesi di un referendum da tenere nei paesi interessati, un tema sollevato a suo tempo e che ora torna di forte attualità. Comprendo – prosegue Combi – che esistano problemi di tipo tecnico nel mettere insieme i nostri Comuni, ma ritengo che sarebbe meglio chiedere un parere proprio attravreso una consultazione popolare da tenere in Altopiano".

Non si nasconde, il primo cittadino di Cassina, l’esistenza di rischi collegata al famoso referendum: "Certo, il timore è che si votasse e si dovesse perdere, poi non se ne parlerebbe proprio più e sarebbe finita la storia dell’unione… Un’alternativa comunque è che la cosa ci venga in qualche modo calata dall’alto – e a quel punto la si dovrebbe accettare comunque".

Ma quali sarebbero i vantaggi di un Comune unico? "Beh è chiaro che una municipalità sola, con un unico sindaco e magari rappresentanti di ciascun paese, sarebbe utile per i costi e non solo, magari dando vita ad un consiglio comunale con delle quote per ogni Comune. Sa, mettendo a disposizione 3-4 persone attive in ciascuna località avremmo un gruppo importante di una quindicina di soggetti per amministrare un’area di 3-4mila abitanti. E’ difficile ragionarci su perché anche da queste parti c’è un certo campanilismo – soprattutto tra le persone più anziane; i giovani magari sono più distaccati e potrebbero avere un giudizio sereno".

Ma crede che un referendum sul tema lo vincereste? "Non lo so, ripeto che non è facile. Onestamente non sono molto interessato alle posizioni altrui, di mio ripeto che troverei utile unfiicare".

E l’eventualità di una più semplice Unione dei Comuni, sul modello di quella sperimentata in Centro Valsassina? "Onestamente non so se basterebbe, così come è. E comunque se fosse, dovrebbe essere una unione vera e con un sola amministrazione, non di facciata".
 
Un referendum dovrebbe ricevere la maggioranza dei voti in tutti e quattro i Comuni interessati. Se ne mancasse uno? "Avrebbe poco senso in una realtà come la nostra; vede, immaginiamo che ci fosse anche Pasturo in questa unione, ma che al referendum prevalessero i no a Cremeno o a Barzio: si potrebbe forse fare una ‘Unione dell’Altopiano’ con un buco del genere? Io credo di no, sarebbe come se mancasse Introbio nell’Unione del Centro Valsassina…" 

Nelle prossime ore su Valsassinanews le dichiarazioni dei rappresentanti degli altri due Comuni coinvolti nel dibattito.
 

LA PROPOSTA DI MOGGIO (dal nostro archivio)