"Non vado a Roma da quando ci sono stato in gita, alle medie" afferma perfino divertito il ragazzo che ha ricevuto recentemente questo verbale da 76 euro (più spese). Si riferisce ad una violazione classica, la circolazione in una corsia riservata ai mezzi pubblici. "Peccato che io quel giorno, lo scorso 7 ottobre 2011 alle 19:44, non ero nella capitale ma me ne stavo in Valsassina; prima a casa, poi una riunione di lavoro e la sera in un pub – tutto documentato e verificabile. Ho contattato il numero di telefono indicato sul verbale, senza riuscire a venirne a capo; allora mi sono rivolto ai Carabinieri a Introbio che gentilmente hanno chiamato a Roma, avendo maggiori dettagli. Ed è emerso che la contravvenzione c’è, è stata fatta da un ausiliario e riporta a penna la sola targa dell’auto (la stessa della mia) ma non c’è il modello e nemmeno la marca dell’automobile alla quale contestano la violazione…".

Il giovane valsassinese però è preoccupato per un aspetto diciamo così collaterale: "La questione non sono i 76 euro – che pure non mi va di pagare per principio, essendo io del tutto estraneo a questa vicenda. Il fatto è un altro: o l’ausiliario ha sbagliato a trascrivere la targa oppure (e questo sarebbe veramente granissimo) c’è qualcuno che circola a Roma con una targa uguale alla mia. Se così fosse, stavolta finisce in una multa ma se per caso mette sotto qualcuno o fa dei danni seri? Mi vengono a prendere da Roma?…".

Casi come questo non sono rari e nemmeno pochi; di più, va registrato come ultimamente situazioni del genere si stiano moltiplicando. Non è infatti la prima segnalazione ricevuta dal nostro giornale a proposito di "misteriose" contravvenzioni, specialmente a Roma e Napoli – protagonisti ignari automobilisti della Valsassina, puntualmente altrove al momento della presunta violazione del Codice della Strada. Quest’ultima è particolarmente circostanziata e ve la proponiamo: seguiremo gli sviluppi del caso, augurandoci che ve ne siano.