IN VALSASSINA TUTTI GLI UOMINI DEL PDL TANTI IN SALA, ANCHE NON DI CENTRODESTRA



Tanti valsassinesi del Pdl, ma anche qualche personaggio indipendente o decisamente non collocato tra quelli del centrodestra (notati il sindaco di Introbio Rupani e due esponenti dell’amministrazione di Cremeno). Infine, un buon numero di pidiellini di Lecco e Brianza. Discreta partecipazione, che fa parlare Daniele Nava di "alta affluenza, così come è stato a Merate e Lecco in occasioni come questa". Occasioni precongressuali, per la precisione, dato che qui si tratta di preparare l’evento dell’anno in casa Pdl ovvero il famoso congresso al quale il partito lecchese pare arrivare spaccato in due.

"A Milano 4 liste: meglio così che un unanimismo di facciata – insiste il presidente della Provincia – due liste a Lodi, allora perché non anche a Lecco? Se saranno due bene, se una sola non sarà uno scandalo…".

Comunque, quello di Lecco sarà "Un momento di confronto vero. Rischiamo di fare la fine di quelli sul Titanic che ballavano mentre la nave affondava, meglio discutere e considerare il congresso non un punto di arrivo ma un passaggio".

Mauro Piazza – possibile candidato di questa ala del Pdl al congresso provinciale – parla del tema della serata: identità e valori. Le ragioni dello stare insieme in un partito, "la nostra appartenenza, con una storia che sembra breve ma è quella delle tradizioni politiche dei partiti di centro-destra, ritrovate nel Popolo della Libertà. Ci poniamo una domanda di grande attualità – dice Piazza – e cioè se esista ancora uno spazio per la politica. Beh per tutti noi, sì esiste e deve esserci e fondamentale in questo è il partito. Siamo di fronte ad un momento di sospensione del ruolo dei partiti, ma questo non mette in disparte valori e identità".

Qui Mauro Piazza si accende quando rimarca che "i nostri valori non sono quelli dell’altra parte, su grandi temi come la famiglia, il lavoro, la sussidiarietà". 

Giulio Boscagli allarga il ragionamento al momento politico nazionale: "Perso spazio per la politica con l’avvento del governo dei professori? Qua c’è bisogno di recuperare spazi per la politica, perché non si deve dimenticare una "cosuccia": in questo paese le scelte non le deve fare chi la sa più lunga, ma la Costituzione assegna sovranità al popolo che la esercita attraverso il voto, i partiti, la democrazia".

In platea come detto molta Valsassina, con sindaci Pdl e non solo. Seduti ad ascoltare il presidente della Comunità Montana Denti, il direttore della CDO di Lecco Dionigi Gianola e ancora altri esponenti del mondo amministrativo e imprenditoriale, delle istituzioni e della politica. Nonché il "nemico" Antonio Pasquini, vicino alla Brambilla ma presente stasera – prima dell’inizio della riunione un lungo faccia a faccia con Nava, terminato con i due abbastanza distesi nelle espressioni.

A prendere la parola  poi il presidente della Comunità Montana Alberto Denti. Come in un tema di suola dalla traccia Il partito che vorrei, da bravo "alunno" del Pdl ha raccontato la sua visione del partito ideale, ciò che gli sta bene e ciò che vorrebbe.

“Un partito che non lascia spazio a stupidi pettegolezzi, che esige il rispetto delle regole, che opera con democrazia interna, che cerca il dialogo con il territorio” racconta il sindaco di Parlasco “ma soprattutto che sia luogo d’incontro per la politica locale e che abbia una classe dirigente adatta. Servono uomini e donne che credano nel loro compito, una sfida difficile ma non impossibile: anche in politica i miracoli avvengono”.

Dopo questo intervento c’è stato spazio per altri assessori provinciali. Per primo Gianluca Bezzi, che ha intrapreso un discorso generale su politica, bene comune e ricerca della felicità. “Anche se c’è il governo tecnico, la politica non morirà, fintanto che ci sarà l’uomo continuerà a esistere”. L’assessore ha poi parlato del confronto del Pdl con i nemici-amici della Lega Nord: “Non dobbiamo accodarci alla Lega, e se devo scegliere tra l’originale (Pdl, ndr) e la fotocopia, scelgo tutta la vita l’originale”.

A intervenire è stato poi l’altro assessore Carlo Signorelli, che ha iniziato parlando, forse senza tante soprese, del nostro giornale. “Valsassinanews generalmente non è molto benevola, ma il titolo che hanno dato alla conferenza di stasera, ‘Nava e i suoi fratelli’, l’ho trovato particolarmente azzeccato”. Il sindaco di Perledo ha voluto impostare il discorso più in ambito territoriale, parlando di temi come la caccia, ma anche la viabilità sempre più disastrosa della nostra zona. Si è parlato anche di Lario Reti Holding. “Sei progetti su nove sono relativi a paesi della Valsassina, per cui l’attenzione al territorio c’è. La gestione del servizio idrico non è un’idea di Nava: ha solo portato avanti un progetto che c’era da qualche anno, e il servizio idrico integrato ha salvato alcuni comuni da spese esagerate”.

Quindi ha preso parola il grande atteso Antonio Pasquini. Il consigliere comunale di Lecco (originario della Valle) ha rimarcato l‘importanza di avere una classe dirigente adatta: duro l’intervento contro Nicole Minetti, che ha rinnovato la tessera tre mesi dopo la scadenza (di ritorno dalle vacanze) e non potrà partecipare. “Si è membri di un partito per militanza, per passione, non per simpatie o quant’altro. Perciò le primarie sono una buona idea per formare la nuova classe dirigente”.  Molto duro anche l’intervento contro la Lega Nord, accusata da Pasquini di cambiare bandiera a seconda di come tira il vento e di non essere quindi coerente e non aiutare il centrodestra: “O stanno con noi, oppure possono starsene all’opposizione”. Una presa di posizione che ha fatto storcere il naso a qualcuno in sala, di chiaro schieramento leghista, che sicuramente non ha apprezzato che in una zona come la Valsassina si dicano cose del genere contro il partito di Bossi, soprattutto da un membro degli alleati di centrodestra. “È scemo? Viene qua e si mette a parlare contro la Lega?” ha commentato qualcuno in sala.

“Come ha detto Nava” ha continuato Pasquini “non bisogna essere come l’orchestrina che rimane sul Titanic mentre affonda. Le scelte non vanno fatte dall’alto e bisogna trovare una classe dirigente ottimale, anche se dovessero esserci scontri interni. Questo è stato il problema del partito fino ad oggi, le responsabilità le hanno tutti. E ancora, rivolto a Nava (a proposito della polemica sul ruolo della Valsassina nella nuova Agenzia d’ambito per le risorse idriche): "Daniele, ricorda che le istanze del territorio non sono mai strumentali".

L’assessore provinciale Fabio Dadati ha infine parlato del caso della Pigazzi Reti di Cortenova, una vertenza difficile, che purtroppo al momento non sembra poter avere un lieto fine.

 

 

 

 

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