Introzzo in testa, Sueglio un po’ indietro, penalizzato dalla neve. I dearsenificatori in Val Varrone stanno venendo avanti, i lavori di realizzazione sono già a buon punto nel primo caso dove prenderà vita l’impianto più grande, con un investimento da 250-300mila euro. Sono già state realizzate le opere civili e a giorni dovrebbe iniziare "Il montaggio dei meccanismi elettromeccanici" come annuncia il direttore di Idrolario Maurizio Murari. Insomma si avvicina il momento in cui dai rubinetti di casa sgorgherà acqua senza arsenico.

A Sueglio, invece, dove sorgerà un impianto da 150mila euro la situazione è un po’ più indietro: opere appaltate ma non ancora iniziate. In ogni caso Murari prevede che qui la nuova installazione sarà funzionante entro la fine di aprile.

Vista la necessità degli interventi sull’acquedotto, Idrolario ha messo mano pure ad altre problematiche: "Per l’occasione stiamo intervenendo anche sulla rete di distribuzione, cercando di eliminare gli sprechi" continua Murari. In pratica le vasche dei ‘troppo pieno’ quando saranno colpe smetteranno di ricevere acqua dalle superiori, in un processo progressivo di chiusura, per non disperdere l’acqua. Vengono inoltre installati dei sensori sui livelli dell’acqua. I dati raccolti saranno comunicati alla centrale a Lecco in tempo reale attraverso comunicazioni telefoniche. Si tratta in pratica di telecontrollo.

Il dearsenificatore ripulisce l’acqua dall’arsenico prima che questa entri nell’acquedotto attraverso un processo chimico di ossidazione. Vengono utilizzate delle resine che contengono ossido di ferro. Dopo aver ‘filtrato’ un determinato numero di litri queste resine sono destinateù ad essere rigenerate da aziende specializzate dopo.