I Carabinieri tenevano sotto osservazione da tempo A.A., albanese 28enne residente a Calolziocorte che ritenevano autore di perlomeno sette furti in esercizi commerciali e abitazioni della Valsassina oltre ad una rapina impropria. Prima era stato riconosciuto da testimoni sui luoghi dei colpi (dove effettuava ricognizioni preventive); poi i sospetti hanno trovato precise conferme grazie alle immagini registrate dalle telecamere sulla nuova Lecco-Ballabio.
Proprio controllando le registrazioni, gli uomini dell’Arma hanno "incrociato" i passaggi dell’automobile di A. A. esattamente in coincidenza con date e ore dei colpi che avevano suscitato un vero e proprio allarme a Ballabio in tutta la Valsassina. In manette finì A. A. e il complice M. P., 36 anni, che da incensurato è stato condannato a due anni di carcere.
Oggi l’uomo, pluripregiudicato già in carcere per condanne precedenti, è comparso davanti al Giudice dell’udienza Preliminare del Tribunale di Lecco. Il suo legale ha concordato una pena di tre anni senza sospensione, visto l’importante curriculum criminale dell’albanese.