La lettera è di quelle che lasciano il segno. Mentre qualcuno inizia a sospettare che il "famoso" congresso non si farà mai – già altri appuntamenti locali sono saltati, ad esempio a Como e Monza – monta la protesta da parte di chi nel partito nato dalla fusione di Forza Italia ed ex A.N. non approva un rinvio "sospetto". Non usa al proposito mezzi termini Fernando De Giambattista, che sul tema ci ha inviato questa lettera:

Zampata da protetta perdente
Rinviare un Congresso già fissato perché un Onorevole vede la sua Linea Politica come un fallimento. Significa che il partito stesso non abbia più una credibilità diretta con i suoi elettori ma si stia sempre di  più  azzerando la libertà di scelta dei propri candidati.
Ritengo che proprio in questi momenti i dirigenti superiori del partito debbano valutare con responsabilità le scelte che gli iscritti propongono 
Esempio i nominativi dei rappresentanti ,il numero delle liste e la data del congresso, non è sicuramente auspicabile che per una presa di posizione di un dirigente tutto questo venga azzerato.
Ritengo come capo Gruppo P.D.L. della COMUNITA MONTANA VALSASSINA che il buon senso prevalga su questa presa di posizione ma se cosi non sarà si creerà sicuramente una grossa spaccatura del partito e chi ne pagherà le conseguenze? Sicuramente chi credeva nella politica del nostro P.D.L.

IL CAPOGRUPPO FERNANDO DE GIAMBATTISTA 

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Ci scrive in giornata anche il primo cittadino di Tremenico, esponente del Pdl e presidente dell’Unione dei Comuni della Valvarrone, inserendosi nella discussione – sempre più aspra – a proposito del rinvio del congresso provinciale.

Ecco la breve riflessione di Pierfranco Pandiani:

Lo slittamento di una settimana del previsto Congresso Provinciale del PDL mi lascia davvero basito, non tanto perché questo sia stato posticipato di sette giorni, fatto che non ritengo determinante, ma per le modalità e le motivazioni per cui è avvenuto.
Per questo concordo con chi sostiene che tali spiacevoli vicende minano la residua credibilità della politica attuale, allontanano la base, e soprattutto umiliano la democrazia all’ interno del partito.