COMUNI UNITI/VERTICE IN CM. DENTI: NOI AL CENTRO PAGNONA: ‘PREMANA NON CI VUOLE’



L’incontro è iniziato con il ringraziamento di Alberto Denti per la partecipazione a questo meeting dedicato agli articoli 14 e 16, che interessano molto i paesi della Comunità Montana, e ci sono scadenze immediate. Il sindaco di Parlasco e presidente della CM  ha fatto alcune premesse: “Si tratta di una discussione non tanto tecnica ma politica, per capire lo stato di maturità e vedere quali proposte ci sono sul nostro territorio. Parlasco è un comune che con queste leggi si trova di fronte una serie di problemi, e si trova in un’unione non omogenea, con gli altri paesi che hanno più di 1000 abitanti e quindi hanno problematiche diverse. Siamo qui per trovare delle soluzioni, ma non è detto che se ne trovino, per vari motivi”.

“In questo contesto”, interviene poi Denti, “la Comunità Montana può giocare un ruolo di unificatore e gestore dei servizi. Il costo del personale sarebbe in qualsiasi caso, per legge, a carico dei Comuni”.

Il sindaco del paese della Muggiasca ha invece fatto un po’ la "valletta" della serata: ha portato il microfono ed è intervenuto ogni tanto, anche in maniera scherzosa, commentando le varie situazioni.

Il primo a parlare è stato Pierluigi Invernizzi di Cremeno, che dichiara di aver raggiunto un accordo con gli altri tre paesi dell’altopiano sull’unificazione dei servizi – però l’obiettivo finale sarà probabilmente la fusione.

A prendere parola poi è stato Giovani Dell’Era di Esino Lario: “Il nostro naturale collegamento dovrebbe essere con Perledo e Varenna. Attualmente però non c’è stato nessun incontro tra i nostri Comuni per entrare nel merito del discorso. L’idea sarebbe di creare prima un’unione sulle funzioni, e pensare ai passi successivi in un secondo momento: forse non siamo ancora pronti a un’eventuale fusione”.

Dopodichè Carlo Molteni di Varenna ha parlato di “iniziare a fare scelte fuori dal nostro orticello. Perciò penso che bisogna guardare oltre la CM, oltre la Provincia, perchè magari alcuni Comuni possono avere interessi anche economici con paesi di altre provincie”.

Quindi il sindaco di Pasturo Guido Agostoni. “Mi piacerebbe sognare. Non guardare indietro, ma avanti. Mi piacerebbe un’Unione dei Comuni da Morterone a Premana: l’asse della Valsassina. Perchè non pensarci? Magari partendo con delle convenzioni su alcune funzioni”. E ha lanciato anche la proposta di seguire quanto già fatto dalla Chiesa:
3 zone da 5 comuni (Altopiano più Pasturo, Centro Valle e Alta Valle).

Pierfranco Pandiani è positivo, visto che Tremenico fa già parte di un’unione, e invita anche Dorio che si trova tra due big come Dervio e Colico. Vassena di Dervio è più restio: “Non è detto che l’unione, soprattutto se forzata, sia per forza un bene”. Antonella Invernizzi di Morterone non nasconde i problemi che affronta il suo Comune, che non sa a chi unirsi e che probabilmente dovrà guardare verso la provincia di Bergamo, territorialmente più vicina della Valsassina.

Malugani di Margno è il più scettico. “L’unione con Casargo e Crandola sembra la soluzione più ovvia, ma così non è. Valuteremo il da farsi e sceglieremo la strada migliore”.
Il dottor Bongini, il tecnico della serata, ha valutato le proposte emerse, e ha spiegato un po’ la situazione. Marisa Fondra di Taceno ha parlato invece del problema dei dipendenti e delle loro responsabilità. Martino Colombo di Pagnona infine si lamenta pur se scherzosamente con Premana: “A noi andrebbe bene un’unione, ma ci hanno già fatto capire che non ci vogliono”.

 

 

 

 

 

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