A quanto pare (ma potremmo anche sbagliarci) finora non sono state elevate contravvenzioni agli sfortunati possessori lecchesi di questo famoso "titolo di viaggio". In pratica, un abbonamento da settanta euro mensili che dà diritto di muoversi su tutti i mezzi pubblici in provincia di Lecco. Anzi: darebbe. Condizionale d’obbligo dato che la certezza è il pagamento dei 70 euro, ma sulla validità del titolo "Io viaggio ovunque in Provincia" i dubbi sono molti, anzi moltissimi.

Vediamo un po’ come funziona: l’abbonamento mensile integrato voluto dalla Regione si acquista dal 1° gennaio 2012 presso le emettitrici automatiche di Trenord e ATM Milano e la principale stazione ferroviaria di ogni provincia. Definito dalla pubblicità del servizio "Ideale per chi utilizza più mezzi pubblici per raggiungere due località della stessa provincia", ha tariffe differenti per i diversi ambiti provinciali:
    70 euro al mese per Como, Lecco, Lodi, Sondrio e Varese
    75 euro per Cremona, Mantova e Pavia
    80 euro per Bergamo, Brescia e Milano+Monza e Brianza (che sono considerate insieme).

L’abbonamento è valido per raggiungere due località ubicate nella stessa provincia, anche se il servizio di trasporto utilizzato attraversa un altro ambito provinciale.

Fin qui tutto chiaro: si va in stazione, si spendono 70 euro e si viaggia in tutta la provincia lecchese. Un bel risparmio, ad esempio per chi si sposta da Premana a Lecco (costo ben superiore ai suddetti 70 euro). Giusto? Macchè… Succede (vedi volantino qui sotto) che il "titolo di viaggio" non sia considerato valido – come abbiamo verificato personalmente interepellando in forma diretta la società interessata SAL.

A rendere più complicata la situazione c’è che invece Trenord (ferrovie) e LineeLecco (autobus urbani) accettano il famoso abbonamento mensile integrato. Dunque: chi lo compra può usarlo ma non sui mezzi extraurbani della SAL. E’ successo già in diverse occasioni che persone munite di questo tagliando – soprattutto studenti – siano state cortesemente avvisate (senza essere multate, va ribadito) che quel titolo di viaggio in loro possesso non era valido. "Non ancora", quantomeno.

Eppure l’abbonamento viene regolarmente venduto e l’informazione fornita è che – come dice il titolo stesso…- con quel tagliando si può viaggiare "ovunque in provincia".

Ma perché tutto ciò? Abbiamo contattato l’assessore provinciale ai Trasporti, che ci ha risposto con cortesia e un po’ di imbarazzo. "Il problema – ci ha detto Franco De Poi – è che non sono ancora stati raggiunti gli accordi con tutti gli operatori locali, quindi in alcuni casi l’abbonamento in questione non viene considerato valido. Posto che non vengono elevate contravvenzion, capisco perfettamente che la cosa possa creare dei problemi. Voglio sottolineare che si sta lavorando per risolvere la questione e credo che entro la fine del mese tutto sarà risolto".

Esiste poi un altro abbonamento, stavolta regionale ("Io viaggio in Lombardia") da 99 euro che per la Sal è invece valido.

Ricordiamo infine che tutti questi abbonamenti integrati devono essere sempre accompagnati dalla tessera io viaggio, da richiedere presso le biglietterie delle stazioni ferroviarie della Lombardia, allegando due fototessere e copia di un documento di riconoscimento. Sempre che, naturalmente, nel frattempo i famosi accordi necessari siano stati siglati anche nel lecchese…