Dopo il nostro articolo dello scorso venerdì riguardo la viabilità valsassinese, una lettrice di VN denuncia l’ennesimo problema con il quale devono fare i conti quotidianamente i pendolari che per lavoro si spostano dalla Valle verso il lago e la Valtellina. La strada più comoda e di conseguenza più trafficata è ovviamenta la SP 62 che da Taceno porta a Bellano ed all’imbocco della SS36.

Con la riqualificazione del tratto di strada che da Parlasco si ricongiunge con la "Bellano" all’altezza di Portone, è scattato il divieto per i mezzi pesanti superiori alle 20 tonnellate di percorrere la Sp 62 da Portone a Taceno, con l’obbligo ben segnalato da entrambe le parti di transitare sull’alternativa via per Parlasco.

Ma come ci viene segnalato spesso la situazione è ben diversa…

LA LETTERA GIUNTA A VALSASSINANEWS

Gentile Redazione,
data la vostra attenzione al tema, vorrei rendere pubblico un problema che affligge noi pendolari che ogni giorno per raggiungere il posto di lavoro ci troviamo a dover affrontare il tratto di strada di già non facile percorribilità resa ancor più pericolosa dal comportamento scorretto ed irresponsabile di alcuni autotrasportatori.

L’episodio più eclatante in particolare mi è capitato pochi giorni fa quando, all’altezza della seconda galleria, arrivando da Taceno ho trovato la strada bloccata da un camion di una nota compagnia telefonica. Essendo lui fermo prima della galleria mi ha dato modo di percorrerla per poi ostruirmi il passaggio a metà della stessa. Una volta faccia a faccia il camionista è sceso dal veicolo ed ha iniziato ad insultarmi e minacciarmi pesantemente pretendendo la ragione, con termini che preferisco non riportare, senza tralasciare di inveire anche contro la mia auto.

Vista la situazione – impaurita – ho preferito chiudermi in macchina, fare retromarcia e darla vinta al trasportatore che, anche dopo aver avuto libero il passaggio si è posizionato quasi di traverso sulla carreggiata inpedendomi di proseguire per poter nuovamente insultarmi, senza curarsi oltretutto della lunga coda formatasi dietro di lui.

Tutto questo accade non solo negli orari di punta ma ad ogni ora del giorno e della notte, mezzi pesanti di ogni genere circolano senza remore, nonostante sia stato giustamente vietato loro quel tratto di strada. Non dimentichiamoci anche dei soldi pubblici spesi per rendere idonea la via alternativa per raggiungere la valle e la cartellonistica posizionata ben a monte degli svincoli. Speriamo di non dover attendere che succeda qualcosa di grave prima che chi dovere si attivi a tutto campo per risolvere la questione.

Data la completa mancanza di ogni tipo di controllo la legge del più grosso predilige sul buonsenso e sopratutto sui cartelli che spiegano bene la situazione stradale, oltretutto di facile lettura.

[LETTERA FIRMATA]

PS: vi allego sotto una foto scattata proprio questa mattina di un Tir nel tratto a lui vietato 

 
Sotto la mappa del tratto di strada interessato

Visualizzazione ingrandita della mappa

 

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