La lettera è stata inviata da Sondrio tre giorni prima della famosa Conferenza dei servizi che ha di fatto dato il via libera alla Norda per la costruzione del suo nuovo acquedotto dal Lago di Sasso, con tanto di dichiarazione di "pubblica utilità" da parte dell’amministrazione provinciale. Un intervento, quello del dirigente STER Alessandro Nardo, che in effetti non risulta negli allegati verbalizzati dopo la Conferenza del 23  gennaio scorso.

Cosa dice lo STER sondriese? In pratica, i valtellinesi ricordano che la prima concessione mineraria alla Norda ("assentita" nel 2007 dal Comune di Introbio, allora sindaco l’ex dirigente dell’azienda, Eusebio Marconi, ndr) "si sovrappone di fatto alla concessione idroelettrica di Enel S.p.a. che deriva le acque dell’alto bacino del Torrente Troggia e le utilizza sugli impianti ubicati in Provincia di Sondrio".

Ecco spiegato cosa abbia a che fare la Valtellina con la vicenda dell’acquedotto tutto valsassinese, fortemente voluto dall’azienda di Primaluna.
 
Aggiunge il dirgente della sede regionale di Sondrio che "Tale concessione mineraria (quella data alla Norda 5 anni fa, ndr) di fatto è incompatibile con la concessione idroelettrica perché così facendo le acque non verrebbero più turbinate da Enel ma prelevate da Norda per altri usi in un altro bacino e contesto".

Ma queste considerazioni del 20 gennaio, il giorno 23 non sarebbero emerse in modo specifico nell’ambito della Conferenza dei servizi al termine della quale la Provincia di Lecco ha approvato il progetto Norda – successivamente non sarebbero comparse negli allegati al verbale della Conferenza stessa.

Nella lettera, inviata per conoscenza a Regione, Enel e alla stessa società di imbottigliamento, Nardo specifica che nel 2004 Enel "ebbe ad esprimere un parere favorevole alla captazione, ma l’autorità competente, leggasi Regione Lombardia Ster di Sondrio, non è mai stata informata di ciò (…)".

Nel finale della missiva Sondrio chiede a Lecco di prendere atto di quanto espresso e di informare le parti; invita infine Enel e Norda a "voler addivenire ad una convenzione che regoli i prelievi".

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