CON LA CRISI, SI TORNA AGLI ANNI OTTANTA. MA COME ERAVAMO A QUEI TEMPI?



Gli ultimi dati diffusi dall’Istat confermano la continua caduta dei consumi: -0,7% nel quarto trimestre rispetto al trimestre precedente e -1,2% su base tendenziale, cioè nell’ultimo trimestre del 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010. La crisi morde duro e la conferma si ha con i consumi ritenuti essenziali: la spesa alimentare lo scorso anno ha subito una contrazione dell’1,5%, tornando – afferma uno studio di Intesa San Paolo presentato a un convegno di agricoltori – ai livelli di quasi trent’anni fa. 

La situazione italiana non è differente neanche in Valle, dove i valsassinesi patiscono la crisi e vedono svuotarsi sempre più velocemente le loro tasche e avere difficoltà ad arrivare alla fine del mese. Ma proviamo a fare un viaggio all’indietro nel tempo e tornare alla Valsassina degli anni ’80.
 
Geograficamente la realtà di quegli anni non era molto diversa di quella attuale, non c’era la nuova Ballabio-Lecco, anzi, si parlava molto spesso della sua costruzione e ogni cittadino della Valle aveva la sua teoria su dove dovessere sbucare il tunnel. La circonvallazione di Introbio non esisteva e si passava obbligatoriamente dalla strettoia introbiese con tanto di pullman e camion incastrati bloccando il traffico.
 
I bambini valsassinesi degli anni 80 portavano la cartella di cuoio ed in essa, oltre al classico panino, avevano con loro il cubo di Rubik e nell’intervallo giocavano a pallone con il "super tele" con i colori delle principale squadre di calcio italiano. 
 
Internet non esisteva, i pochi fortunati che avevano un computer, viaggiavano a 64 kb con il mitico "Commodore 64" mentre nel tempo libero, molti valsassinesi provavano il brivido di scavalcare i sassi con le prime Bmx, immortalati da familiari e amici con le fantastiche Polaroid che anticipavano in qualche modo le nostre camere digitali odierne.
 
Al supermercato, si faceva raccolta di punti con le confezioni di pasta Barilla e di cioccolato Nesquik e ci si poteva dissetare prendendo un ghiacciolo al bar per solo 150 lire oltre ovviamente a comperare una confezione di figurine Panini con il busto dei più grandi giocatori di serie A.
 
Nei vecchi televisori, molti in bianco e nero, giravano le immagini dell’attentato al Papa e nelle chiese della nostra Valle i fedeli pregavano per la sua vita. I valsassinesi erano preoccupati a metà decennio per le conseguenze dell’esplosione di Chernobyl e in molti affermano ancora oggi di aver visto in quei giorni degli strani colori blu in cima alla Grigna al momento dei fatti.

Negli anni 80 cadeva il muro di Berlino, esplodeva lo Shuttle e il popolo cinese cercava di sollevare la testa in piazza Tienanmen.

 
I valsassinesi sono usciti a festeggiare il titolo mondiale conquistato dalla Nazionale a Madrid, si sono emozionati per le nozze di Carlo e Diana e hanno temuto il peggio per la guerra delle Malvine.
 
A Natale, come è tradizione, si andava al cinema di Lecco a vedere un film e gli anni 80 sono stati quelli di Ghostbusters, Shining, Ritorno al futuro o L’aereo più pazzo del mondo. Nelle radio venivano diffuse le note di "The wall" dei Pink Floyd mentre i telegiornali erano invasi da notizie su Jimmy Carter, Giovanni Paolo II, Mikhail Gorbaciov e Steve Jobs.
 
Insomma, la crisi ci sta portando indietro nel tempo, ma come ha detto Gustave Flaubert, che valsassinese non era, "L’avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene e il presente ci sfugge".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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