Abbiamo fatto una domanda diretta ad alcuni abitanti di Primaluna e Introbio, chiedendo loro semplicemente cosa pensassero di don Marco. Ecco alcune delle risposte che abbiamo ricevuto da un "campionario" di intervistati che va dagli adolescenti alle anziane signore dei due paesi del centro Valle.

"Don Marco è stato un bravo prete" ha commentato una signora uscendo dalla chiesa di Vimogno, "ha fatto tanto per la collettività e per i giovani, era sempre presente e disponibile" ha continuato l’anziana, aggiungendo che "dopo le sue messe si tornava a casa con qualcosa di positivo e con tanto Gesù dentro".

"Non ci possiamo lamentare, era un bravo sacerdote" commenta un gruppo di ragazzi fuori dall’oratorio di Introbio, "ma aveva dei metodi piuttosto duri con noi giovani". "A volte era uno di noi, rideva, scherzava e raccontava barzellette che non ti saresti mai aspettato da un prete, ma quando qualcuno lo faceva arrabbiare, non esitava a reagire e molti di noi abbiamo conosciuto le sue pedate nel sedere, ma dopo tutto tornava come prima senza rancori".

C’è qualcuno invece che ha visto in don Marco il portavoce di una chiesa cattolica troppo rigida e non adatta ai tempi moderni, come un signore di Primaluna che ha confessato di essere uno dei tanti che va a messa soltanto una volta a settimana "obbligato" dalla moglie, ma se c’è da paragonare il primalunese non ha dubbi: "Preferisco mille volte don Mauro o il nostro caro don Natale, loro portavano la parola di Gesù nelle nostre case, mentre don Marco sembra che sia il messaggero di Ratzinger".

Commenti e non commenti arrivano anche dalla nostra pagina Facebook, dove un lettore di VN si chiede quanto dovremo aspettare per avere una chiesa koinonia (si tratta di una relazione umana giuridico-sociologica di solidarietà, di corresponsabilità, di partecipazione che esprime una azione comune o il comune possesso di una cosa. Nel greco classico è riferita anche alla relazione tra la divinità e gli uomini) e sinodale, ma difende l’operato di don Marco definendolo in buona fede e con tanto impegno per la parrocchia e i fedeli.

Altri non vedono motivo per opinare sulla vicenda, e alcuni preferiscono criticare l’operato di don Marco definendolo arrogante e poco vicino alla gente.

Come vedete, tutto il mondo è paese: ognuno la pensa a modo suo, c’è chi si rammarica per la partenza del don, chi gioisce, a qualcuno don Marco mancherà, ad altri non fa né caldo né freddo, ma comunque sia il sacerdote ha lasciato un segno nella popolazione e nei fedeli.

C’è chi invece ha il suo punto di vista molto particolare sulla partenza di don Marco ed è un ragazzo di Introbio che guardando il campo dell’oratorio ha commentato: "Non so se sia stato un bravo prete o meno, solo so che al prossimo torneo delle contrade don Marco non ci sarà e questa sarà una grave perdita per lo spettacolo"