Vabbè, questa ci mancava: ci avevano dato dei comunisti, filo PDL, filo Lega, filo Comunità Montana e contro Comunità Montana, ci avevano minacciati di querela – senza mai farlo davvero, chissà perché… -, ce ne avevano dette di tutti i colori su svariati argomenti e in particolare su questo brutto difetto che abbiamo di dire sempre quel che pensiamo, senza alcuna forma di autocensura; ma l’accusa di fare del "terrorismo di informazione" proprio ci mancava. Certo, a tentare di rimediare, subito dopo ci scrivono "ci conceda tale termine". Ne parliamo più avanti in questa stessa pagina.

Veniamo al succo: la questione nasce dopo un breve articolo, effettivamente critico – per fortuna ci è ancora concesso – a proposito della strafamosa scuola elementare che ora sta a Cassina ma che non si sa dove e come sarà, da qui a pochi mesi. Articolo concentrato sul silenzio delle amministrazioni locali, che fanno le riunioni ma si affidano poi a dei puntuali "no comment" e si imbizzarriscono in caso di "fuga di notizie" (a proposito di cose pubbliche, pagate con soldi pubblici e riguardanti la vita di tutti noi).

Ecco allora la lettera inviataci oggi dai quattro Comuni dell’Altopiano. Badate bene, firmata "Le amministrazioni comunali" e non dai sindaci – perché sembra che non ci sia unanimità di vedute sul tema. In ogni caso, beccatevi la missiva (e sotto, inevitabile, il nostro commento):
 

 
Bene, grazie. Partiamo dalla sostanza: in pratica si dice che le comunicazioni sulla questione della scuola che verrà, saranno fatte a tempo debito e comunque "purché non siano solo frutto di supposizioni". Le supposizioni al massimo le facciamo noi giornalisti, voi cari amministratori pagati dalla cittadinanza, dateci delle notizie certe. Ma loro, i nostri dipendenti, ci fanno sapere che "ritengono opportuno dare informazioni e comunicazioni certe".
Ma va? Avevamo sempre pensato che invece ci contassero delle gran panzane…

Quindi fin qui nulla di che, la fiera dell’ovvio. E non viene cancellata la sensazione – registrata da noi ma avvalorata dalla cosiddetta vox populi – che intorno a questa vicenda ci siano troppi no comment e troppi silenzi.

Venendo alla forma, che spesso però, come in questo caso, diventa sostanza, ecco quella bella frase – quella del "terrorismo di informazione", perché tutto "non deve essere finalizzato al fine (…) dell’immediatezza della notizia".
Ci chiedono "ci conceda tale termine": la risposta è NO, care amministrazioni comunali dell’Altopiano Valsassina, non ve lo concediamo. L’accostamento tra terrorismo e giornalismo è argomento delicato, non merita battute. Anzi, in un paese in cui della gente che scriveva per fare, appunto, informazione è stata ammazzata (da terroristi veri) e quando è andata "meglio" gambizzata, frasi come questa fan venire la pelle d’oca. E poi, provate a seguire un minimo di logica: il terrorista, di solito, ha chi lo manda o quantomeno un fine. Spiegateci, per favore, chi manda VN sul tema scottante delle elementari di Cassina? E la finalità eversiva? Far cadere qualche sindaco? Favorire un’ipotesi o un’altra? I bambini ci han promesso le merendine se li lasciamo rimanere a Cassina?…

Sinceramente basiti, lasciamo volentieri ai nostri lettori il compito di trarre le conclusioni – se pensano che ne valga la pena. Tanto tra una decina di giorni forse emergerà la famosa soluzione che sta avanzando ma che non si può dire. L’immediatezza della notizia, sapete, "non è ritenuta opportuna". I valsassinesi sapranno a cose fatte.

VN
 

PS: cari amministratori, i voli sono "pindarici", con la R. Questa espressione forse la san già alle elementari, ovunque abbiano sede.

 

L’ARTICOLO "TERRORISTICO" DI IERI:

SCUOLA DI CASSINA, INCONTRO ”INTERLOCUTORIO”

Scritto da: Redazione Altopiano – 22/03/2012

Ancora un round di consultazioni tra i quattro Comuni dell’Altopiano per le sorti della ormai famosa scuola elementare. E nuovamente un nulla di fatto – più tanti "no comment".