La prima puntata di queste domenicali "Amenità dalla Valsassina" a firma Ciceruacchio spazia da Bindo di Cortenova a Morterone, dalla Muggiasca fino ad Introbio e ancora in quel di Pasturo e del famoso Parco della Grigna Settentrionale. Ce n’è per tutti – e sarà così ogni due domeniche grazie a questo nuovo membro della grande famiglia di Valsassinanews.

* Con l’arrivo della primavera la spiaggia di Bindo lungo la Pioverna si arricchirà sempre di più di turisti “mordi e fuggi”, con al seguito tende da camping, lettini ad uso postprandiale e barbecue.
Le cibarie e le bevande sono anch’essi al seguito, sicuramente non acquistati in Valsassina.

La fregatura è che i valligiani, ancora una volta, non ne ricaveranno alcun vantaggio economico, con in più la beffa che metteranno mano al portafoglio per lo smaltimento dei loro rifiuti.
L’unico “aiuto” lo daranno le cornacchie che a partire dal lunedì successivo arriveranno in quantità ad abbuffarsi. Conforta che alcuni nostri governanti sono convinti che questa forma di turismo è giusta perchè serve  …. per far conoscere la valle! 

* L’affabile Antonella Invernizzi è alle prese con un dilemma esistenziale che non la fa dormire di notte: “unificherò i servizi del mio comune con quelli di Ballabio o cercherò un’altra soluzione”?

Scartando la prima ipotesi perchè lì sono tutti comunisti (vade retro Satana), l’idea che sta accarezzando è quella di uscire dalla provincia di Lecco per chiedere ospitalità e conforto politico alla val Imagna. In tal caso, se sarà coerente fino in fondo, non usufruirà più della strada da Ballabio che è stata costruita apposta. Immaginiamo quindi l’Antonella armata di zaino e scarponcini da trekking (d’inverno con pelli di foca o ramponi), che da Brumano raggiunge il “passo del Palio” e scende a Morterone per adempiere agli stressanti doveri di borgomastro. Chissà, se con questa intuizione, il suo paese sarà meno isolato.

* Il già assessore Gianfranco Magni ha riscoperto le sue profonde e inossidabili radici introbiesi proponendo sul sito web “Meravigliaitaliana” che la “Conca di Biandino” (compreso il lago di Sasso?) e la “festa della Madonna della Neve” meritino di essere valorizzate.

Questa iniziativa è stata accolta e recentemente, il nostro, è calato a Milano ad illustrarla, con squilli di tromba e fanfare, ad usum media.
Tutto fa pensare che è forse un postumo rimorso per avere caldeggiato il tubo Norda e la centrale idroelettrica lussemburghese della cascata della Troggia. 
Aedificetur virginitas.

* L’onnipresente borgomastro Acerboni non sta mai fermo, il fiatone non gli viene mai. Non c’è iniziativa in valle (ma anche a Lecco e a Milano) alla quale non dia il suo prezioso e colorito contributo.
Formigoniano e dentiano di ferro, la sua curiosità lo ha spinto a partecipare anche alle riunioni dell’ex-ministra Brambilla. Nulla di male, in fin della fiera, anche se non si sa per quanto, la parrocchia è sempre la stessa.

L’ultima performance l’ha offerta all’assemblea della Comunità Montana riunita per discutere sull’unificazione dei piccoli comuni. Il suo intervento è apparso, ai più, pregnante ed esaustivo.

* Anche se formalmente Pasturo non ha mai deliberato di entrare nel “Parco della Grigna”, di fatto ne fa parte per delibera d’imperio della regione. I leghisti del paese, rigorosamente di lotta e di governo, ostili a questa decisione, pensano che sia giunto il momento di proporre alla regione un decreto legge per liberare Pasturo da questa calamità che porta più rogne che vantaggi.

Sul versante opposto, intento più che altro ad apparire il meno possibile per non essere disturbato nelle sue discrezionalità, il borgomastro Guido Agostoni, formalmente targato PD, si lamenta con la Comunità Montana colpevole di aver dato ad alcuni paesi dei soldi del parco, pur non facendovi parte.
Dimentica che anche Pasturo ha goduto a piene mani di questi contributi, ma il nostro non ha mostrato problemi digestivi. E’ anche lui di lotta e di governo?

————————————————————————————

Angelo Brunetti detto Ciceruacchio (Roma, settembre 1800 – Porto Tolle, 10 agosto 1849) fu un oste e un patriota italiano, che combatté per la seconda Repubblica romana, alla cui caduta fuggì con Giuseppe Garibaldi per raggiungere Venezia. Il soprannome ciceruacchio, datogli da bambino, è la corruzione dell’originale romanesco ciruacchiotto (grassottello).

[da Wikipedia.it]