GEMELLAGGI: IN ARRIVO GLI AMICI DI LA ROCHE VINEUSE



Riceviamo in proposito un documento che volentieri pubblichiamo, a cura del Comitato per i Gemellaggi. Un testo che va ben al di là della "semplice" evenienza della visita (quest’anno ricorre il decimo anniversario dell’iniziativa).

C’era una volta l’Europa
Immaginiamo di chiedere ad uno dei nostri carissimi vecchi, ad uno che aveva dovuto lasciare la sua valle ed emigrare in Francia o in Germania o in Svizzera: ”Qual’era a quei tempi la tua idea di Europa?” Ci risponderà probabilmente che, sì, sui libri di scuola aveva imparato che l’Europa era un continente, come l’America, come l’Africa.  Il signor maestro gli aveva mostrato, sulla coloratissima carta geografica appesa alla parete dell’aula, che c’erano parecchie nazioni, una diversa dall’altra. Abitate da genti che parlavano tutti lingue differenti e avevano modi di vivere che a lui sembravano persino un po’ strani: a parte il fatto che si diceva mangiassero addirittura la carne con la marmellata, bastava comunque vedere certi disegni della “Domenica del Corriere” per capire che  “quelli lì”  erano proprio diversi da noi. Tanto che con l’uno o l’altro avevamo finito poi per entrare in guerra.

Comunque, ad un certo punto lui se n’era andato a cercare lavoro proprio in una di quelle parti colorate che si ricordava di aver visto sulla carta a scuola. Che stesse in un paese diverso se ne era subito accorto al confine: era appena arrivato e già era stato costretto a cambiare le sue preziose lirette con soldi sconosciuti, franchi o marchi. Superata però la diffidenza, reciproca, dei primi tempi, s’era ben presto reso conto che tutte quelle gran diversità che s’era immaginato non erano poi così sconvolgenti. Anzi, molte le aveva non solo accettate, ma anche condivise. E “quelli lì” lo stesso: con sua sorpresa, certe sue idee o abitudini le avevano a poco a poco fatte proprie. 

Insomma, c’era per tutti da imparare da questo vivere insieme e conoscersi. Una cosa era chiara: conoscersi era la base per diventare amici.

Ebbene oggi, a distanza di quasi un secolo, la carta che nostro figlio o nostro nipote vede appesa al muro dell’aula o sul monitor del computer non è poi molto differente da  quella del trisnonno. Ma il ragazzo, che molto probabilmente è già stato in gita scolastica in una qualche capitale, forse non si rende  conto che, a differenza dei suoi genitori,  lui per l’Europa  se ne è andato in giro liberamente senza trovare confini, né barriere doganali, né monete diverse dagli Euro che ha in tasca. Il lungo e faticoso cammino verso un’Europa unita sta dando i suoi frutti, non senza problemi e grossi interrogativi, come tutti ben sappiamo in questi tempi. 

Rimangono lingue diverse, vediamo abitudini e comportamenti diversi in ogni situazione della vita quotidiana, percepiamo modi di pensare e interessi diversi, ma una Europa unita non significa una Europa uniforme, piatta, monotona. Ci sono identità che rappresentano valori da custodire. Dobbiamo semplicemente conoscerci meglio: e proprio questo è l’obiettivo di chi partecipa al gemellaggio di città o villaggi europei. E’ la consapevolezza di dare un piccolo ma prezioso contributo alla costruzione della futura Europa che dà a questa partecipazione un valore particolare.

L’Unione dei 5 Comuni del Centro Valsassina e della Grigna Settentrionale (Introbio, Cortenova, Parlasco, Pasturo e Primaluna) è gemellata dal 2003 con la Municipalità di La Roche Vineuse in Borgogna.  Il  10° incontro  di gemellaggio è fissato per fine aprile e quest’anno si svolgerà in Valsassina:  come negli scorsi anni pari, 50  francesi arriveranno in visita sabato 28 aprile e ripartiranno nella mattinata di martedì 1° maggio. Come consuetudine consolidata di questi incontri annuali, organizzati alternatamente in Valsassina e in Borgogna, le persone  vengono tutte ospitate presso famiglie.

L’esperienza è vissuta molto positivamente da chi l’ha sinora provata.  Molti temono la barriera linguistica, ma è un timore infondato perché si è visto che chi vuole comunicare trova sempre il modo di farlo. E con un po’ di fantasia, diventa quasi un gioco. Divertente e costruttivo.

Giselda Barina, presidente del Comitato per i Gemellaggi, invita a partecipare ad una delle prossime riunioni a Introbio/ Villa Migliavacca (28 marzo, ore 21 o date successive, info tel. 0341983084 o giseldabarina@gmail.com), per meglio conoscere finalità e modalità del gemellaggio.

 

 

 

 

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