IMPOSTA UNICA COMUNALE: UNA ”RAPINA A MANO ARMATA” PER I COMUNI



Cosa cambia rispetto alla vecchia Ici?  Il cittadino rispetto al 2011 pagherà quasi il doppio per il possesso di beni immobili nel territorio comunale. Con la reintroduzione dell’imposta sulla prima casa, sulle seconde, sulle pertinenze varie e terreni agricoli (imposta addolcita dalle detrazioni, ma sempre da pagare) verrà anche rivalutata la rendita catastale (oggi al 100%) che passerà ad essere del 160%. Comprese nella nuova imposta anche le proprietà fin ora assenti dall’Ici come quelle cedute dai genitori ai figli.

I Comuni però, pur dovendo aumentare l’aliquota per non perdere delle entrate importanti per il loro funzionamento, non introiteranno un euro in più dell’anno scorso, anzi addirittura potrebbero rimetterci visto che la legge prevede che si debba versare allo Stato obbligatoriamente il 3,8 per mille delle entrate derivanti dall’IMU. Le amministrazioni comunali diventeranno unicamente "esattori per conto terzi".
 
 
Concetti chiari e allo stesso tempo sconcertanti per i cittadini e le loro tasche ma anche per le casse del Comune, quelli spiegati dai tecnici comunali nell’incontro pubblico nella sala consiliare di Taceno.
 
 
Per quasi due ore, la rag. Ivana dell’Oca, il notaio Daniele Minussi e il sindaco Marisa Fondra hanno cercato di spiegare al numeroso pubblico presente in sala (compreso il sindaco di Crandola, Pozzi) cosa cambierà con l’introduzione della nuova imposta municipale.
 
Secondo il primo cittadino Fondra, i problemi per il Comune potrebbero essere molto gravi, "entro il 30 giugno dovrà essere presentato il bilancio, quello di Taceno è pronto ma siamo fermi perché non sappiamo ancora quali contributi arrivano o meno dallo stato" ha spiegato la Fondra.
 
 
"Se applichiamo le aliquote base 4 e 7,6 le entrate saranno minori di 90mila euro. Ma il bilancio verrà presentato comunque in consiglio alla fine aprile-inizio maggio" ha confermato il sindaco.
 
"Il bilancio di un Comune è come quello di una famiglia, se vengono a mancare 90mila euro bisogna fare dei tagli per portarlo a pari. A Taceno si fa fatica a trovare i soldi per portare il bilancio in pareggio" ha detto Fondra, "la tassa rifiuti è quasi a pari, ma per il resto dovrebbero esserci dei grossi problemi per l’amministrazione di Taceno e sicuramente per gli altri della Valle"
 
"Si sta cercando di capire quale aliquota verrà applicata, ma difficilmente sarà quella del 4 e 7,6 per mille, il funzionamento della macchina comunale deve essere garantito", ha aggiunto Marisa Fondra, "per fortuna  non ci sono situazioni pesanti a livello sociale, ma ci sono grosse spese, per esempio quelle del servizio associato che porta via più di 40mila euro"
 
Sicuramente altri Comuni della Valle faranno la scelta di mantenere il 4 e 7,6 sempre versando allo stato il 3,8 per mille obbligatorio, rinunciando a manifestazioni che penalizzerebbero la promozione del turismo; Taceno invece dovrebbe tagliare dei servizi essenziali, per esempio, a mo’ di provocazione ha spiegato la Fondra, "si può pensare di non fare due scuole ma una sola, cosa che vorrebbe dire di non mettere delle risorse nei plessi scolastici ma qui ci sarebbe scontro con altri Comuni"
 
La tendenza per l’amministrazione di Taceno sarebbe quella di andare a ritoccare al rialzo le aliquote per cercare di stardentro nel bilancio e non dover tagliare dei servizi essenziali alla popolazione. 
 
 

 

 

 

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