20:20 la compagine di tifosi catalani mi dà appuntamento al disco-pub “Ninfas” del quartiere di Gràcia, caratteristico per i suoi viottoli stile paesano. Entrati nel locale, adibito per l’occasione a “Bar Sport”, il santuario del Barça e già in preparazione.. Tutti indossano la maglietta dell’ ”equipo” e sui tavoli non possono mancare birre, olive e le famosissime pipas, una specie di pistacchi molto usati nella penisola iberica.

20:45 inizia il match, nessuno tra i tifosi dubita sul trionfo blaugrana, i pochi gufi presenti sembrano già sapere che non potranno cantare alla fine della partita e si limitano a distrarre  la tifoseria “culé” lamentandosi del gioco elaborato e quasi noioso del Barcellona.

20:55 le sicurezze ostentate sino a qualche minuto prima sembrano essere del tutto fondate; la pulce realizza il rigore assegnato e mentre un grido di esultanza si leva nel locale, sguardi di compiacimento e di intesa si scambiano tra la gente.
Tutto sembra andare come previsto

A parte i pochi minuti che seguono il momentaneo pareggio del Milan, la fede dei tifosi rimane intatta fino alla fine del match e la visione della partita è spesso interrotta da birre che passano di mano in mano.

Il clima è tanto rilassato che i catalani si concedono di discutere dei prossimi avversari e sembra che l’unica loro preoccupazione sia quella di incontrare le merengues di Mourinho in finale.

Finita la partita ci si rende conto che dopo 3 anni di vittorie, forse anche l’entusiasmo dei tifosi viene un minimo attenuato dall’obbligo di vincere sempre e comunque.

Sulla strada per casa qualche timido suono di clacson fa capire che forse l’entusiasmo si riserverà per l’eventuale vittoria finale, quasi a mantenere fede al carattere umile, composto e rispettoso che caratterizza da sempre il team catalano e soprattutto il suo allenatore.

M.R.