"Il paese sembrava uscito dal nulla. Appariva improvviso e inaspettato dopo una serie di curve e di ghirigori impervi, immersi in un bosco fitto che era come non finisse mai". In questo suo esordio nella narrativa, Occhipinti spalanca una finestra sul nostro passato recente, tanto spesso scivolato nella rimozione collettiva. Dando vita a un appassionato, intenso personaggio femminile, la Menica, racconta un’epoca di contrapposizioni nette e inestricabili ambiguità, in cui è una linea molto sottile a separare la vittoria dalla sconfitta, il bene dal male. Così nell’amore, come in guerra.
Racconta il Corriere della Sera che Esino per Occhipinti, milanese, "è un luogo del cuore, legato alla sua famiglia da cinque generazioni": «Negli Anni 20 un fratello del mio bisnonno arrivò qui come medico condotto, i miei genitori si sono conosciuti qui, io ci ho fatto, da sfollato, i primi due anni delle elementari e mio figlio, dieci anni fa, si è sposato a Esino. Qui ho le mie radici».
“D’amore e di guerra”, 174 pagine, 14 euro, è edito da Cairo Editore.