CREMENO: IMU BASE PER LE PRIME CASE, 0.85 AI NON RESIDENTI. PUNTO GIOCHI ADDIO



Tra entrate e uscite non c’è molto da sorridere per i Comuni, soprattutto in presenza della scure dello Stato. E Cremeno non fa eccezione. Per il prossimo anno prevede trasferimenti per poco più di 132mila euro, ma il suo bisogno ammonta a poco meno di tre milioni di euro. Il bilancio 2011 votato all’unanimità ha visto un avanzo di circa 194mila euro determinato dalla differenza tra le entrate di 2milioni e 926mila euro e le uscite di 2milioni e 816mila euro.

Sul capitolo Imu, con grandi lamentele da parte del sindaco Pier Luigi Invernizzi per la funzione di esattore di una imposta che per il 50% verrà girata allo Stato, come anticipato da Valsassinanews l’aliquota adottata per le prime case è quella base dello 0.4%, ai non residenti verrà applicato lo 0,85%, ai terreni edificabili 0,76%. Anche questo punto è passato all’unanimità.

Per il prossimo triennio, il Comune prevede d’investire 700mila euro per i lavori straordinari destinati all’ampliamento della scuola elementare, 37,5 mila per i lavori di adeguamento della scuola media (quota parte di una spesa in condivisione con gli altri Comuni che ammonta a 150mila euro), 400mila per il sottotetto dell’edificio del Comune, 55mila per sistemare lo smottamentamenti in zona Capannine, 45mila per sistemare i parchi giochi dei bambini negli spazi pubblici, 40mila per acquistare l’area dove far sorgere la piazzola ecologica e 13mila euro saranno destinati alla digitalizzazione dell’archivio. Sono queste alcune delle voci di spesa per il 2012.

A difendere il paese verranno applicate altre 5 telecamere di videosorveglianza sulle zone di accesso al territorio comunale; si tratta di strumenti ad alta definizione per una spesa di 15mila euro. Mario Bianchin dai banchi dell’opposizione ha sottolineato la necessità di avere telecamere di buon livello, dubbio sorto vista la spesa tutto sommato esigua per questa tecnologia. Con il tempo – gli è stato risposto – i prezzi sono diminuiti.

Interessante e anche innovativa la mini centrale idrolelettrica che verrà applicata a monte degli impianti di depurazione dell’acquedotto. Il suo costo è recuperabile in cinque anni grazie all’energia prodotta, poi la centrale servirà ad abbattere i costi della bolletta.

Il panorama d’investimenti è passato con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione dell’opposizione.

Niente fondi per il diritto allo studio: la Regione non garantisce più i 20mila euro che finora venivano stanziati su questo importante ausilio alla formazione dei giovani.

Ultimo tema all’ordine del giorno il punto giochi, una struttura dal costo stimato di 20mila euro ma che per il momento vede iscritti per l’anno prossimo solo tre bambini. La proposta della maggioranza, dopo essersi consultata con Barzio e con don Lucio, è di sottoscrivere una convenzione con l’asilo di quel paese, permettendo ai residenti di portare lì i bambini – pagando la medesima retta che sborserebbero per la struttura di Maggio (della parte eccedente se ne farebbe carico il Comune).

Sulle prime il capogruppo Bianchin ha storto il naso all’idea di chiudere un servizio per il quale cinque anni fa aveva ottenuto l’accreditamento di eccellenza che dava l’accesso a un contributo di mille euro per bambino da parte della Regione.

A quel punto l’assessore Antonio Arrigoni Neri ha spiegato che in sede di ufficio di paino effettivamente Cremeno aveva ottenuto un punteggio elevato ed era prima in classifica, ma ugualmente non avrebbe ottenuto un euro nonostante alcune rassicurazioni, perché l’orientamento regionale è di privilegiare gli asili nido. Peraltro dopo aver consultato Cassina e Moggio e aver ottenuto una disponibilità solo da quest’ultimo Comune per un progetto di asilo più ampio e una volta sentiti i pareri dei genitori che sollecitavano anche il servizio mensa, la soluzione è stata quella di rivolgersi alla vicina Barzio. Qui c’è appunto la possibilità di lasciare a pranzo i bambini e anche di portare quelli al di sotto di un anno. Lì la struttura può ospitare 30 piccoli, ma per l’anno prossimo si sono prenotati solo in 13.

Bianchin si è detto disposto ad accettare la soluzione solo a fronte dell’impegno da parte del Comune di finanziare i genitori che usufruiranno del servizio e in un’ottica di miglioramento e ottimizzazione di quanto offerto alle famiglie. Ottenuta la rassicurazione, la chiusura del punto giochi di Maggio è stata votata all’unanimità.

 

 

 

 

 

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