Se vi capita di stare all’aperto in queste prime giornate di primavera e sentite strani boati, non spaventatevi ma guardate un po’ sulle montagne e potrete vedere il responsabile del tuono: si tratta dei "venduj", ovvero le valanghe primaverili che scendono dai versanti più impervi dei monti che ci circondano.
Sono eventi naturali creati dalla neve che, scogliendosi con le alte temperature di questo periodo, si appesantisce e scende a valle creando spettacolari fiumi di neve e ghiaia, che possono durare anche alcuni minuti. Per la maggior parte delle volte queste valanghe si esauriscono in qualche canale, dove la neve si accumula prima di sciogliersi definitivamente. Storicamente non mancano alcuni "venduj" da record: i più anziani ricordano ancora di una slavina che, in una primavera subito dopo un inverno nivologicamente straordinario, è arrivata fino a valle, in un torrente tra Cortabbio e Prato San Pietro, creando preoccupazioni per alcune baite, fotunatamente solo sfiorate dalla massa nevosa.
I "venduj", come ogni evento naturale, sono uno spettacolo da non perdere: basta appostarsi in luoghi dove si ha una buona visuale su pareti rocciose innevate ed aspettare qualche minuto. Attenzione però a mantenere un’elevata distanza di sicurezza: si tratta sempre e comunque di valanghe. Un buon punto di osservazione si ha dall’abitato di Primaluna: guardando in direzione della Grigna, ed in particolare della Parete Fasana sarà facile osservare i nostri "venduj"!