GEMELLAGGIO DEL DECENNALE, LA CRONACA COMPLETA DELLA VISITA IN VALSASSINA



Al loro arrivo nella graziosa cornice di piazza 5° Alpini a Primaluna, accoglienza festosa dei 44 borgognoni, con tanto di sole e molto colore, grazie alla presenza delle Moon Light Majorettes. Tutti insieme poi, Sindaci, Comitato Gemellaggi, famiglie ospitanti e simpatizzanti, attraverso le vie del borgo, sino alla palestra, per una esibizione delle flessuose e deliziose majorettes guidate dall’inossidabile Alessia Bergamini e per un “pot de bienvenue” dell’Amministrazione di Primaluna con la fattiva collaborazione degli Alpini.

Qui le famiglie francesi hanno avuto il primo contatto con le famiglie che le avrebbero accolte nelle loro case, nel loro vivere quotidiano: questo è uno degli aspetti più significativi e, si può ben dire, più affascinanti del gemellaggio.

La domenica è stata lasciata in gran parte libera proprio per poter facilitare, nella rassicurante cornice domestica, quella creazione di legami di conoscenza e di prossimità che è poi lo scopo primario del gemellaggio. Nel tardo pomeriggio però, spazio alla musica: prima una visita all’Accademia Musicale Valsassina a Villa Merlo, salutati dai fondatori e dai docenti, che hanno presentato un convincente saggio di allievi  dei corsi professionali. Poi il tutto esaurito, nella grande Sala Pensa della Comunità Montana, presente il presidente Alberto Denti, per una formidabile Master Class con un concerto jazz  e musicisti di alto profilo. Molti degli amici di La Roche Vineuse, dove opera  l’autorevole Ecole de Musique du Val Lamartinien, sono appassionati di jazz e hanno molto apprezzato la Master Class.

Al lunedì è stato il sindaco di Pasturo Guido Agostoni a introdurre una mattinata tutta dedicata alla figura ed alla poesia di Antonia Pozzi, che a Pasturo ha trascorso molti  e intensi momenti della sua breve vita. La mattinata è trascorsa fortunatamente senza pioggia e questo  ha consentito agli ospiti di godersi la visita del paese e gli angoli che avevano ispirato la poetessa, grazie al bel percorso guidato “Sulle tracce di Antonia Pozzi”, inaugurato nel marzo scorso. Per una più approfondita conoscenza della poesia della Pozzi, ogni famiglia francese ha ricevuto copia di una brochure realizzata dal Comitato Gemellaggi con una selezione di poesie in traduzione francese.

Molti tuttavia studiano italiano nel corso organizzato dal Comité francese e, se sentiranno il fascino di quei versi, cercheranno di leggerli in lingua originale, magari su internet. 

Pioggia battente invece nel pomeriggio, ma nessun problema per le due interessanti visite in programma a siti produttivi rilevanti dell’economia valsassinese. Alla sera, a cena nel rinnovato ristorante Le trote blu di Cortabbio. Precisazione opportuna: vi hanno preso parte, tutti insieme, gemelli francesi e famiglie ospitanti, ma il Comitato ha giustamente offerto la cena ai soli ospiti francesi. Un sincero grazie viene espresso pertanto dal presidente del Comitato Giselda Barina Bertoluzza per la partecipazione di tutte le famiglie e per il grande senso di ospitalità dimostrato durante questo incontro.

Un caloroso ringraziamento va anche a tutte le persone del Comitato che hanno dato il loro prezioso contributo di idee e di azione sia nella fase di progettazione  che in quello di attuazione dell’evento. Infine, un doveroso e sentito ringraziamento a tutti i sindaci dell’Unione, senza il cui appoggio il gemellaggio non potrebbe sopravvivere

Martedì mattina, l’incontro si avvia alla fine. Piove. L’appuntamento è a Introbio, presso la Casa dell’Accoglienza della Cooperativa Le Grigne, dove si trova l’Albero del gemellaggio, messo qui a dimora in occasione del precedente incontro. Anche gli ospiti di questa meritoria struttura sociale sembrano rallegrarsi di quest’aria di festa che la Fanfara di Cortabbio, già cara ai gemelli francesi, contribuisce a creare, facendo sorridere anche chi ha l’animo un po’ triste per la partenza. Qui è tutto un intrecciarsi di ringraziamenti; anche quelli espressi ufficialmente sono così numerosi che a volerli elencare si rischierebbe di perderne qualcuno. Alla fine, i presidenti dei due Comitati, Giselda Barina e Yannick Scavardo, intonano, tenendosi per mano, in un coro generale, il canto simbolo di questo gemellaggio: Amici miei. Spuntano le prime lacrime. Fuori, davanti al pullman che aspetta, saranno molte di più, ma almeno si confondono con la pioggia. Bon voyage, mes amis, et au revoir!

C’è da sperare che l’incontro sia stato per tutti costruttivo e piacevole.  Sul manifesto dell’evento, la cui grafica è dovuta alla cortesia ed alla creatività di Rosa Invernizzi, e sulla copertina della brochure è stato riportato un verso della Pozzi  “…sulla bianca e soda strada noi seguiteremo…”. Questo è l’obiettivo del Comitato per il gemellaggio: il perché è già stato ampiamente detto in altre occasioni.

Ci si augura però anche un maggiore coinvolgimento della popolazione, soprattutto dei giovani. L’Europa li attende.

[A cura del Comitato Gemellaggi – Foto di Maurizio Castoldi e Fernando Manzoni]

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