BRETELLA DI CORTENOVA: L’OPERA VERRÀ PAGATA TUTTA DALLA AMBROGIO MELESI



La previsione di spesa iniziale per la realizzazione si divideva tra Comune, Regione e privato in parti diverse che gravavano soprattutto sullle tasche della grande industria di Cortenova e sulla Regione, lasciando al Comune una spesa di "soli" 100mila euro. Il nuovo atto unilaterale approvato dalle parti in causa prevede che la Ambrogio Melesi finanzi l’intera opera per la cifra di un milione e 800mila euro, pagando oltre a questa cifra 400mila euro al Comune per la cessione di terreni.

I lavori inizieranno dopo la gara d’appalto indetta dalla Melesi e supervisionata dal Comune; sull’intera opera vigilierà una commissione comunale composta da membri di entrambe le parti dell’amministrazione. Ogni intervento successivo e non contemplato nel progetto ma ritenuto necessario, come per esempio una possibile rotonda all’intersezione tra la sp 62 e 65 od un eventuale spostamento della condotta industriale, dovrà essere pagato sempre dalla ditta stessa.

L’opera verrà divisa in tre lotti: il primo interesserà l’arginazione del Pioverna, il secondo la rotonda ed i lavori nella zona del ponte romanico mentre il terzo ed ultimo lotto sarà la realizzazione della strada e della pista ciclabile parallela; il termine stabilito indicativo per la fine dei lavori è fissato al 31/12/2013.

Soddisfazione generale in consiglio per la bretella: Giancarlo Benedetti ha voluto ricordare l’importanza dell’opera, dell’inserimento di questa nei beni del Comune ma anche i problemi che potrebbero nascere con l’acquisizione di un nuovo cruciale tratto di strada all’interno del paese. Nel concludere il suo intervento si è detto soddisfatto della possibilità dell’espansione di una fondamentale realtà lavorativa – soprattutto in un periodo buio come quello odierno.

Al termine del consiglio l’intera maggioranza nel condividere le parole di Benedetti ha voluto ringraziare la minoranza per l’appoggio verso questo grande progetto che andrà a risanare una parte del territorio che da tempo pare abbandonata e malcurata, oltre che per i benefici portati dalla pista ciclabile e dalla nuova viabilità creata.

 

 

 

 

 

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