RELIGIONI: GIOVANI PREMANESI AL SACRO MONTE PER INCONTRARE SCOLA



La nostra di ieri è stata una vera e propria avventura. Il nostro obiettivo era incontrare il Cardinale Arcivescovo in cima al Sacro Monte di Varese in occasione della professione di fede. La partenza da Premana ha subito qualche ritardo a causa di una macchina che non partiva. Per il resto, il viaggio di andata procede bene.

Giunti in centro Varese, il secondo guasto: la batteria del nostro “Pandino” va “a terra”… momento di panico, siamo fermi al semaforo, diventa verde. Iniziano a suonare, ma il Pandino sembra morto… scendiamo dalla macchina, iniziamo a spingere e cerchiamo di portare a forza di braccia il Pandino comatoso in un parcheggio poco distante. Lì i tentativi di rianimazione, ma tutto sembra vano. Ci dividiamo in due gruppi: i ragazzi (18) con le educatrici (5) parcheggiano le macchine restanti e si avviano verso la salita al Sacro Monte, mentre noi con don Mauro cerchiamo di decidere come procedere per il ritorno. Si opta per una ricarica della batteria con i cavi, al peggio avremmo chiamato un elettrauto.

Mentre don Mauro va a riprendere la sua macchina e i cavi, noi tentiamo un’ultima rianimazione. Spingendo avanti e indietro, il Pandino fortunatamente riparte. Intanto il nostro accompagnatore ritorna e, essendo la macchina ripartita, decidiamo di ricongiungerci al gruppo. Il cielo è azzurro e sereno e con piacere prendiamo la macchina; ci avviamo lungo la salita e per ben due volte veniamo fermati dalla polizia che, giustamente, ci chiede il motivo dell’utilizzo dell’auto privata invece che dei mezzi pubblici. Seppur con qualche ritardo, parcheggiamo e di buon passo percorriamo l’ultimo pezzo a piedi, giungendo sulla sommità verso le 5. Il cielo repentinamente si ingrigisce fino a diventare nero.

Preoccupati per l’evolversi della situazione, dopo appena 10 minuti, decidiamo di ridiscendere, per cercare di scappare all’acqua. Troppo tardi! Il titolo della giornata era “Effatà”, cioè apriti, la parola pronunciata da Gesù al sordomuto (cfr Mc 7,31-37)… speriamo che oltre alle cataratte del cielo si siano aperti anche i nostri cuori! Il sentiero è ormai un fiume di acqua e fango, siamo zuppi dalla testa ai piedi (soprattutto quelli).

Riprendiamo il pullman che ci riporta alla stazione, dove avevamo parcheggiato il Pandino e le altre macchine. Dopo una piccola sosta, finalmente riusciamo a ripartire, accompagnati sempre da una pioggia abbondante e che sembra non volerci dare tregua. Sulla strada del ritorno, decidiamo di fermarci in una pizzeria d’asporto per mettere in bocca qualcosa. Con molta cortesia, la proprietaria ci concede di fermarci lì a mangiare e ci offre da bere. Infine ripartiamo e riusciamo a tornare a casa senza nessun altro intoppo.

Dimenticavo: siamo riusciti anche a prendere una multa. Qualcuno potrebbe commentare: “Sfortuna”, noi semplicemente diciamo “E’ stata un’avventura. Siamo pronti alla professione di fede!”.

 

[Foto tratte da VareseNews]

 

 

 

 

I "SONDAGGI" DI VALSASSINANEWS

CHE SI FA A FERRAGOSTO?

Vedi risultati

Loading ... Loading ...

LE NEWS DI VN GIORNO PER GIORNO

METEO VALSASSINA




VN SU FACEBOOK