La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata la vicenda della scuola elementare. L’accusa implicita è di aver lasciato briglia sciolta alla conduzione di Pina Scarpa, il sindaco di Casargo, che sarebbe riuscita a mantenere la sede della scuola nel suo territorio a spese proprio di Margno. Insomma il primo cittadino Massimiliano Malugani non avrebbe difeso a sufficienza la posizione, un atteggiamento che accumulatosi con altri malumori e sassolini nelle scarpe ha determinato l’ammutinamento.

Questo pomeriggio in sette, tre della maggioranza (Giuseppe Ciresa, Anna Grattarola e l’assessore Serena Gobbi) e quattro della minoranza (Mario Formenti, Carlo Malugani, Giuseppe Malugani e l’assessore nonché capogruppo di minoranza Giuseppe Manzoni) si sono trovati in Comune e lì su due piedi hanno scritto le lettere di dimissioni rivolte al consiglio comunale, con una forma stringata: "Il sottoscritto… mi dimetto dalla carica di consigliere", senza nulla aggiugere sulle motivazioni.

Serena Gobbi precisa di aver presentato le dimissioni lunedì mattina "dopo averne parlato agli altri già una settimana fa. Apprendo dell’ufficialità delle altre dimissioni da questo articolo e ci tengo a precisare che le mie motivazioni vanno ben oltre questo discorso".

L’atto potrebbe aprire le porte al commissario prefettizio, con i seguenti passi burocratici: un consiglio comunale che verrà indetto entro dieci giorni prendendo atto delle dimissioni date. Ma in teoria il sindaco potrebbe anche andare avanti con i consiglieri non eletti della sua lista che subentrerebbero ai dimissionari (ipotesi difficile da praticare). Se il mandato di Malugani andasse al termine naturale arriverebbe al 2014: quasi certamente invece si andrà ad elezioni fortemente anticipate rispetto alla conclusione prevista.

 
COSI’ MALUGANI APPENA INSEDIATO (GIUGNO 2009)