Mario Panzeri ce l’ha fatta: ha conquistato il Dhaulagiri, 8.167 metri, settima cima più alta della Terra. L’impresa è stata portata a tremine il 17 maggio alle 14 circa italiane, dopo una salita di 15 ore ed iniziata in ritardo a causa dei forti venti gelidi che soffiano sul gigante Himalayano. L’ascesa finale doveva partire alle 21 di mercoledì 16 maggio ma, come detto, a causa del maltempo e dei venti, la partenza è stata rimandata alle 3 della mattina del 17.
La salita è continuata in gruppo fino ai 7.500 metri del Campo 3, dove però in molti hanno rinunciato all’attacco finale alla vetta, a causa sempre delle avverse situazioni meteo. Panzeri, con il suo sherpa, hanno comunque deciso di continuare la salita, portata a buon fine, sulla vetta del Dhaulagiri.
Con questa spedizione, sponsorizzata da ACEL, Panzeri è entrato nel ristretto numero di alpinisti in grado di conquistare i 14 ottomila della Terra senza ausilio di ossigeno, un traguardo a dir poco invidiabile per l’alpinista di Mandello del Lario.