Sgomento e dolore, questo è quello che i "coetanei" di Melissa, la ragazza morta nell’attentato alla scuola di Brindisi hanno provato di fronte alla notizia. Li abbiamo intervistati mentre scendevano dal pullman, quasi tutti erano al corrente di quanto accaduto perché gli stessi professori hanno commentato il fatto in classe durante le lezioni di oggi.
"Uccidere delle persone è già un fatto orribile, poi fare vittime innocenti come le ragazze della scuola di Brindisi è ancora peggio" ha commentato una ragazza che frequenta il Parini e abita a Primaluna.
"Dolore e rabbia, soprattutto rabbia per la morte di una ragazza innocente", questo il commento di uno studente introbiese, "chi ha fatto questo pensa di essere coraggioso ma ha soltanto fatto delle vittime innocenti".
In molti non parlano, ma il sentimento comune è quello di essere di fronte a un sacrilegio, a una azione vigliacca da parte di chi ha ucciso senza pietà.