Ora che conosciamo il lieto fine, la cronaca della nottata di "caccia all’uomo" ci sembra una pagina di un libro poliziesco o la sceneggiatura di un film. Mossi dall’allarme di un abitante di Casargo risvegliato da rumori sospetti, con l’aiuto dei rinforzi arrivati a supporto della prima pattuglia giunta in Valsassina, i carabinieri della Compagnia di Lecco agli ordini del capitano Francesco Motta hanno arrestato due uomini che avrebbero messo a segno più furti.

Ecco come sono andate le cose, nelle parole il comunicato dei carabinieri: "Nel corso della notte di sabato 19 maggio u.s., nell’intera Valsassina, sono stati impegnati con numerosi equipaggi in una imponente battuta conclusasi con la cattura e l’arresto degli autori. Si tratta di due cittadini albanesi, Lleshaj Gavril, 24enne, di Verano Brianza (MB), e del complice Ndoj Ferdinand, 26enne, senza fissa dimora, clandestino.

I fatti risalgono alle prime ore del mattino del 19 maggio, quando un cittadino di Casargo (LC), svegliato dai rumori, notava che alcuni soggetti si stavano allontanando con la propria autovettura, una Volksvagen Passat. Quindi, senza perdersi d’animo, chiamava immediatamente il  pronto intervento dei carabinieri che diramava le ricerche alle pattuglie in zona, le quali, qualche minuto dopo, intercettavano l’autovettura con due malviventi a bordo, che alla vista dei militari si davano alla fuga.

Nasceva quindi un prolungato inseguimento lungo la via Provinciale, a seguito del quale i malviventi, per sfuggire all’arresto, si vedevano costretti ad abbandonare l’auto ed a proseguire la fuga a piedi, facendo perdere temporaneamente le proprie tracce. Nel contempo, allo scopo di intensificare le ricerche, in tutta la Valsassina venivano fatti convergere numerosi equipaggi che provvedevano ad eseguire una battuta. E dopo un’ora circa, un altro cittadino, a Margno (LC), segnalava la presenza dei due soggetti che giunti a bordo di una Fiat Panda,  poi risultata rubata sempre a Casargo (LC), si fermavano nei pressi del Bar della Funivia, e dopo avere indossati i guanti in lattice ed i passamontagna, forzavano la porta d’ingresso del bar asportando i denari contenuti nei video poker e nel registratore di cassa, che caricavano sull’autovettura cercando di dileguarsi dal luogo.

Anche in questa circostanza, grazie al pronto intervento dei militari dell’Arma, i soggetti non riuscivano a consumare il furto, poiché l’autovettura veniva bloccata e recuperata, così come la refurtiva asportata dall’interno del bar e gli arnesi da scasso utilizzati per commettere il reato, ma anche in tale circostanza, approfittando del buio e della vicina boscaglia, i soggetti riuscivano a far perdere temporaneamente le proprie tracce.

Una volta effettuata le relative verifiche ed i sopralluoghi, tutte le strada della Valsassina venivano bloccate dai militari dell’Arma mediante l’esecuzione di numerosi posti di blocco con il controllo capillare di tutti i veicoli in transito. Ed infatti, dopo circa un’ora, i risultati non tardavano ad arrivare. I due soggetti, che evidentemente pensavano di averla fatta franca, nel tentativo di sgusciare dall’imponente caccia all’uomo, venivano intercettati all’altezza di Primaluna (LC) a bordo di una autovettura BMW, che era la loro autovettura “pulita”, nel vano tentativo di allontanarsi dalla Valsassina per ritornare in Brianza. Anche in quest’ultima circostanza, i malviventi cercavano di dileguarsi alla vista dei militari, ma, dopo un breve inseguimento, riuscivano a bloccare il veicolo e a fermare i due malviventi che venivano immediatamente ammanettati e tratti in stato di arresto con l’accusa di furto continuato ed aggravato.

Al termine delle relative indagini le due autovetture rubate, così come la refurtiva del Bar della Funivia, venivano restituite agli aventi diritto.   
Stamane, alle 9,30, i due arrestati verranno accompagnati presso il Tribunale di Lecco, ove si terrà il processo con rito direttissimo".