La chiameremo "limaia cabriolet", dato che viaggia bella scoperta. Salvo che chi ha un’auto decapottabile la può usare normalmente senza problemi, mentre come più volte denunciato (non solo da Valsassinanews) il trasporto di questi materiali di scarto su strade pubbliche senza i necessari teloni di copertura è vietato e sanzionato. Purtroppo sembra che, lettori di VN a parte, la questione interessi poco – soprattutto a "chi di dovere". Ovvero a quanti dovrebbero fermare questi camion e multare chi se ne va in giro per le nostre strade fregandosene della legge e mettendo a rischio chi sta dietro a lui.
Già perché come abbiamo scritto in qualche precdente occasione (e come sanno tutti, a partire dagli stessi che portano in giro la famosa "limaia") questi residui della lavorazione dei metalli sono pericolosi: possono cadere in testa a qualcuno o tagliare le gomme di chi transita, una volta caduti a terra. E sull’asfalto valsassinese di tali "coltellini" ritagliati e poi accantonati se ne trovano parecchi, grazie appunto alla sfrontata abitudine di una parte dei trasportatori di sbattersene delle regole.
A dire il vero, per qualche settimana l’illegalità era anche venuta meno. "Casualmente", dopo un articolo del nostro giornale, datato 3 febbraio 2012: una volta evidenziato il problema, quasi per magia i teloni erano ricomparsi anche sui camion che non li utilizzavano – va detto infatti che una delle ditte impegnate in questo business si comporta invece regolarmente. Ma una volta verificato che nulla si muoveva a livello di controlli e soprattutto di sanzioni, i trasportatori che per qualche tempo erano tornati improvvisamente angioletti han ripreso a viaggiare scoperti, come nulla fosse.
E in effetti nulla è: i nostri lettori però proseguono imperterriti a mandarci foto dei cassoni – regolarmente strapieni come ben si può misurare grazie a queste nuove immagini – nella speranza che qualcosa cambi.
Finché se ne parla al bar, ok; ora però siamo già al quarto articolo di giornale, ben visibile e (lo sappiamo) certamente letto anche da "chi di dovere". Da qui all’omissione il passo è breve, brevissimo. E c’è qualcuno, in Valle, che inizia a parlare di possibili denunce. In realtà, già a suo tempo questa storia della limaia pare sia stata portata a conoscenza di istituzioni "di peso", anche allora senza ottenere esito alcuno. Stavolta aggiungiamo il carico dei servizi giornalistici.
Alla prossima, appassionati del giallo della limaia. Una nuova puntata che forse tratterà di carte bollate.
CRONISTORIA DI UNO SCANDALO (dal nostro archivio)
LIMAIA E AMIANTO, PERICOLI IN ”BELLA VISTA”
Scritto da: Redazione Valsassina – 09/05/2012
LIMAIA: I NOSTRI LETTORI SEGNALANO
”I SOLITI FURBETTI DEL TELONE”
Scritto da: vn – 19/04/2012
Ricordate la vicenda dei camion carichi di lamine metalliche che giravano per la Valsassina non rispettando le norme di sicurezza? Dopo qualche settimana "in regola" (forse non a caso successivamente alla nostra denuncia) i trasporti sono tornati come prima. La palla ora passa alle autorità preposte.
VALSASSINA, SCOPPIA IL CASO ”LIMAIA”.
SEGNALAZIONI CONTRO I TRASPORTATORI
Scritto da: Redazione Ambiente Valsassina – 03/02/2012
Cos’è la "limaia"? Si tratta degli scarti di lavorazione di materiali metallici, flange in particolare. Gli avanzi sono dei piccoli pezzi delle dimensioni di pochi centimetri, comunque pericolosi se cascano dai camion che li trasportano. E in Valsassina ne cadono parecchi a terra, complice – sostengono alcuni lettori – la brutta abitudine di non coprire i cassoni che viaggiano sui Tir.