IMU A BARZIO: ABITAZIONE PRINCIPALE AL 4,5 ALTRI FABBRICATI ALL’8,2 PER MILLE



A Barzio un consiglio comunale con presentazione proposta di bilancio preventivo 2012. Con una relazione accurata e incisiva, disponibile di seguito, l’assessore al bilancio Silvia Crippa fotografa uno stato di fatto generalizzato, aggravato da un’eredità debitoria "scandalosa", che costa al Comune di Barzio la bellezza di 506.870,00 euro annui, ora ridotti con sacrificio e determinazione a 489.220,00 euro annui.

Nella relazione gli elementi essenziali di "un bilancio tutto sommato positivo, come anche affermato in più punti nella relazione del Revisore" e i numeri di una tassazione necessaria, sintetizzati di seguito:

– Addizionale comunale all’IRPEF nella misura del 3 per mille;
– Aliquota IMU per l’abitazione principale e relative pertinenze nella misura del 4,5 per mille;
– Aliquota IMU per gli altri fabbricati nella misura dell’8,2 per mille;
– Aliquota IMU per le aree fabbricabili nella misura del 10,60 per mille.

NB: in sede di versamento in acconto dell’IMU si applicano le aliquote stabilite dallo Stato – Vai al calcolo online

"Come è ben noto a tutti ci troviamo in un periodo di profonda crisi economica. La politica intrapresa dal Governo al fine di ridurre il deficit per allinearsi ai parametri imposti dalla Comunità Europea, mai come oggi, sta pesando in maniera preoccupante sulla società civile, sulle imprese e sulle amministrazioni locali.

Nonostante quanto previsto dall’art. 119 della Costituzione Italiana in materia di autonomia finanziaria dei comuni e nonostante il tanto decantato federalismo fiscale, i comuni si trovano oggi a presentare ed approvare dei bilanci in cui quella che è sempre stata la principale entrata comunale (ICI prima ora IMU) è disciplinata in maniera dettagliata dallo Stato e per le aliquote di base e per le modalità di pagamento (il 50% del gettito sulle seconde case viene incassato direttamente dallo Stato tramite l’F24) e per le detrazioni e per le scadenze…. Al Comune resta ben poco margine di manovra.

Nello specifico il ministero dell’economia delle finanze ha pubblicato il presunto gettito Imu comune per comune, i contributi che verranno elargiti in conseguenza di questi calcoli e per i comuni più “sfortunati”, tra cui il nostro e molti altri comuni prevalentemente turistici, è stata pure definito un importo da restituire.
Ma veniamo alle cifre pubblicate e che devono essere iscritte in bilancio:
Imu: gettito previsto dallo stato €. 1.476.315,00
Contributi: €. 57.845,00 (a fronte dei 350.695,00 dello scorso anno)
Importo da restituire allo stato che rientra quindi nelle voci di spesa:
€ 197.966,00.

La situazione è palesemente preoccupante: di fronte a un contributo irrisorio il nostro Comune (€ 293.000,00 in meno rispetto al 2011) dovrà restituire un importo di quasi 200.000 euro. Inoltre, come segnalato anche dall’ANCI e dalle ragionerie di molti comuni italiani, il gettito IMU previsto pare sovrastimato di una percentuale che va dal 10 al 30% a seconda delle realtà locali.

Di fronte a tali dati non si è potuto far altro che prendere atto di quanto previsto/imposto dal Ministero. Abbiamo cercato di stilare un bilancio il più attendibile possibile nonostante le innumerevoli incognite che piovono dall’alto. L’indirizzo di questa Amministrazione, come più volte ribadito in Consiglio, è sempre stato quello di cercare soluzioni che evitassero di aumentare l’imposizione fiscale; si è proceduto infatti in tal senso continuando innanzitutto la strada degli accertamenti in maniera sempre più dettagliata e incisiva, si è proceduto con un taglio netto di tutte le voci di spesa prestando particolare attenzione ai nuovi appalti, sono state ridotte le spese relative alle manifestazioni estive cercando però di mantenere una programmazione dignitosa alla vocazione turistica che da sempre ha il nostro paese. A tal fine sono al vaglio soluzioni di sponsorizzazione e auto-finanziamento di manifestazioni che non incidano sulle casse del comune.

Ciò nonostante, per le motivazioni espresse sopra e richiamate le cifre riportate che parlano da sé, non si è potuto evitare un leggero inasprimento fiscale per mantenere in equilibrio i dati di bilancio. Si è scelto di intraprendere un aumento su tre “fronti” onde evitare di pesare su una categoria contributiva unica e incidere in maniera determinante solo sulle seconde case e quindi a discapito prevalentemente del turismo. Pertanto sono previsiti:
Applicazione dell’addizionale comunale all’IRPEF conformemente a quanto previsto dalla quasi totalità dei comuni italiani nella misura del 0,3%;
Aumento dell’aliquota IMU per le prime case e relative pertinenze dal 4 al 4,5 per mille;
Aumento dell’aliquota IMU per seconde case e altri immobili dal 7,6 al 8,2 per mille;
Aumento dell’aliquota IMU aree fabbricabili dal 7,6 al 10,60 per mille.

Questi aumenti comporteranno un gettito nelle case dell’Ente di euro 254.170,00 che a ben vedere è poco più dell’importo che andrà restituito allo Stato. I conti almeno da un punto formale tornano, punto di domanda su quale sarà il reale incasso del Comune e dello Stato che si è riservato la facoltà di rivedere i conti e le aliquote a Settembre a seguito del gettito del primo acconto IMU. L’incognita che pesa sui comuni è quindi estremamente rilevante e non può non destare una forte preoccupazione in tal senso.

Tornando alla realtà del nostro Comune e all’applicazione pratica/contabile derivante dalle scelte nostre e non relativamente alla parte corrente del bilancio, passerei alla parte relativa gli investimenti. Anche questo caso, stante la precarietà della situazione, si è scelto di procedere solo per opere strettamente necessarie.
In primo luogo le scuole: il noto stato dell’incapienza della scuola elementare di Cassina ha portato i comuni dell’altopiano a formulare ipotesi di ampliamento per una soluzione del problema. A tale scopo è stata prevista a bilancio una cifra di euro 100.000 per far fronte ad impegni presi con altri comuni e innanzitutto perché riteniamo l’istruzione un diritto fondamentale per le generazioni future e per la nostra comunità. Questo diritto è stato più volte “accantonato” dalle Amministrazioni passate sia con la chiusura della scuola elementare di Barzio, che con la costruzione dell’asilo (oggi fiore all’occhiello del nostro paese) da parte e grazie alla Parrocchia con contributo comunale. Non vogliamo ripercorrere gli stessi errori e per quanto ci è possibile ogni sforzo sarà fatto per il futuro dei nostri ragazzi.

Stesso discorso per la scuola media: necessita di una manutenzione straordinaria dell’impianto caldaia e pertanto sono stati stanziati a bilancio €. 43.000.

Sempre per far fronte ad accordi presi con altri comuni, senza i quali tra l’altro non sarebbe stato possibile procedere, è prevista la realizzazione di un’area ecologica ns quota parte €. 40.000.

Ultimo investimento rilevante è previsto solo se verrà stanziato relativo contributo e riguarda opere di sistemazione idraulica Valle Bobbia per un importo di €. 165.000.

Altre manutenzioni e acquisto di arredo urbano saranno finanziate da eventuali oneri previsti per un importo pari a €. 100.000.

Stante le difficoltà che ci troviamo ad affrontare e le numerose incognite sul futuro, anche immediato, delle nostre finanze abbiamo mantenuto le spese di investimento al “minimo” cercando di garantire quelle che a nostro giudizio sono da considerarsi prioritarie per Barzio.

Tutto ciò premesso, mi sento di dire e di presentare un bilancio tutto sommato positivo come anche affermato in più punti nella relazione del Revisore cui in conclusione darò lettura. Rispetto a tante altre realtà locali anche vicine alla nostra, gli aumenti previsti dalla nostra Amministrazione sono stati mantenuti al minimo e spero che le prossime disposizioni governative ci consentano di mantenerli tali o addirittura ridurli per il bene del nostro paese e di tutti i cittadini.
Nonostante l’aver trovato a inizio mandato una situazione debitoria scandalosa (506.870,00 euro annui), la nostra politica di responsabilità, anche contabile, nel non assumere mutui per investimenti al di là dello stretto necessario ci porta, oggi, ad avere un debito residuo sempre minore (489.220,00 euro annui) ma che comunque incide ancora in maniera rilevante sulle casse del Comune.
La scelta degli scorsi anni di applicare solo in minima parte l’avanzo di amministrazione si è dimostrata una scelta lungimirante in quanto ci consente di avere oggi un avanzo complessivo di €. 111.000 che servirà ad affrontare eventuali probabili “buchi” di bilancio. È stata anche aumentata la capienza del fondo di riserva cosi come consentito dalla legge al fine di fronteggiare eventuali emergenze.

La “prudenza” amministrativa che ci ha contraddistinto in questi anni ci ha portati ad avere dei conti in ordine che spero consentiranno di fronteggiare anche le difficoltà di questi momenti e di continuare una politica responsabile e il più possibile vicina alle esigenze dei cittadini barziesi".

Il gruppo consigliare della Nuova Barzio

 

 

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