MARGNO: MALUGANI RIESCE A PROSEGUIRE. MA IN CONSIGLIO SCOPPIANO LE PROTESTE
Data pubblicazione 4 Giugno 2012
Consiglio di breve durata, ma travagliato. Perché se da un lato i punti all’ordine del giorno in assemblea vengono approvati in un batter d’occhio, dall’altro si scatena la bagarre a seduta conclusa, quando l’opposizione e i cittadini vogliono parlare con sindaco e giunta che, però, escono dalla sala. Per prima cosa la notizia ufficiale: lunedì sera è stata nominata la nuova giunta comunale. Vicesindaco rimane Marco Gusmeroli, che seguirà anche viabilità, edilizia privata e manutenzioni; Fabio Pasetti è il referente per turismo, manifestazioni e rappresentante nel consorzio Bim di Gravedona; Stefano Tantardini segue agricoltura, sport e associazioni, mentre Gianluca Manzoni ha le redini di lavori pubblici e protezione civile.
Sempre in Consiglio inoltre è stata approvata (ma senza il primo cittadino) la richiesta di concessione di un’area per il posizionamento di un impianto di risalita con un tappeto a nastro trasportatore effettuata dalla Ita-Iniziative turistiche avanzate per il Pian delle Betulle.
Ma l’assemblea verrà ricordata anche per la bagarre scoppiata appena è stata dichiarata chiusa. La sala consigliare (piena di cittadini e pure con due carabinieri) inveisce sulle questioni più rilevanti nel piccolo paese: la scuola e il funzionamento delle Poste, aperte solo un giorno alla settimana. “Non ci sono novità sulla scuola – dichiara Malugani -, mentre per ampliare l’orario delle Poste ho scritto una lettera alla direzione insieme al sindaco di Crandola . Ora stiamo aspettando”.
L’assessore dimissionario Giampiero Manzoni attacca poi la giunta: “Il sindaco ha firmato un decreto nel quale c’è scritto che non sono stato leale e non sono entrato in sinergia con il resto del gruppo – spiega -. Non mi sembra di meritare questo trattamento, secondo me questa è una diffamazione, visto che sono sempre stato corretto, pure nelle mie dimissioni”.
La serata si conclude con Malugani che invita l’ex assessore di minoranza a parlare in privato nel suo ufficio, e la maggioranza che si ritira nelle altre sale lamentandosi dei toni accesi tenuti dalla gente presente (“Qua chi urla di più vince” dicono), tranne
Pasetti che dialoga con tutti, in primis
Mario Formenti, agguerrito consigliere di minoranza.
L’opposizione e i presenti invece inveiscono contro il sindaco e i suoi uomini ritenendoli “capaci solo di scappare”. E questo è solo l’inizio della “Seconda repubblica margnese”.
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