AMENITA’ DALLA VALSASSINA E DINTORNI/6Esternazioni notturne di Ciceruacchio

Data pubblicazione 9 Giugno 2012

Politica, natura e ancora amministrazioni pubbliche: i tre temi della settimana (anzi, dei quindici giorni) per lo spazio destinato alla penna corrosiva del misterioso "Cice" valsassinese. Ecco i suoi interventi al vetriolo tra Alta Valle, boschi per plantigradi e alchimie comunali difficili da realizzare. Con tanto di proposte oeprative per le (molto ardue) aggregazioni tra paesi contigui.

* A conclusione di un rocambolesco tira e molla, il comune di Margno ha inventato il modo di evitare il commissario.
Il borgomastro Massimiliano Malugani è riuscito a salvare l’inamovibile quadrega, trovando un curioso compromesso, al netto di chi si è dimesso, all’interno di un consiglio comunale parecchio rissoso.
Le premesse di partenza non erano incoraggianti vista la portata delle accuse mosse al borgomastro, e da questi ai suoi detrattori.
Il rimescolamento delle carte, giunto non a caso in extremis, lascia il forte dubbio che sia frutto di un italico accordo di bottega, della serie “do ut des”.
Sarà tutto da dimostrare che questa minestra riscaldata e molto ristretta, abbia i requisiti per arginare il declino del paese, in atto da molti anni.
Era forse più saggio che i cittadini tornassero alle urne.

* Dopo oltre un secolo, un giovane orso è tornato a frequentare la nostra valle. L’ha girata in lungo e in largo ma, di sicuro, non ha incontrato la compagna della vita per mettere su casa.
I luoghi che ha attraversato, per sua sfiga, non erano comunque adatti ad un possibile insediamento perchè radicalmente cambiati rispetto a quelli conosciuti dai suoi avi.
Il bosco, che è il suo habitat naturale, si è da allora pesantemente ridotto a causa dell’azione antropica e le aree forestali rimaste non consentono a questo simpatico animale di scorazzare qua e là come è sua abitudine.
La ragione che l’ha spinto a cambiare repentinamente aria, il nostro orso l’ha intuita quando alcuni politici hanno pensato di sfruttare la sua presenza a scopo turistico.
Ha quindi ritenuto che era meglio, al più presto, andare fuori dalle balle per non essere coinvolto in qualche progetto da baraccone.

* Alcuni borgomastri (pochi in verità), stanno studiando il modo di come aggregare i propri paesi allo scopo di raggiungere il fatidico numero di 1.000 residenti.
Le difficoltà, come al solito di bottega, sono però sorte fin da subito nonostante il numero fissato dal legislatore sia molto basso, quindi inadeguato a risolvere il problema.
La soluzione più logica e razionale, che abbatterebbe a breve-media scadenza i costi gestionali di queste pubbliche (non private) amministrazioni, potrebbe essere la seguente:
Comune “Val Varrone”: Vestreno, Sueglio, Introzzo, Tremenico, Pagnona, Premana (3. 400 residenti);
Comune “Alta Valsassina”: Taceno, Vendrogno, Margno, Crandola, Casargo (2.400 residenti);
Comune “Centro Valsassina”: Introbio, Primaluna, Cortenova, Parlasco (5.600 residenti);
Comune “Altopiano Valsassinese”: Barzio, Cassina, Cremeno, Moggio, Pasturo (5.700 residenti).
La soluzione “Val Varrone” è la più naturale sotto tutti i punti di vista a prescindere dalle rivendicazioni storico-culturali di Premana, non in discussione. Occorre tenere presente che questo è un progetto di governo del territorio, non un revival culturale.
Taceno può decidere se restare in “Alta Valsassina” oppure optare per il “Centro Valsassina”.
E’ più logico che Pasturo, vista la sua collocazione geografica, faccia parte dell’”Altopiano”.
Resta infine il problema di Ballabio che dovrà decidere cosa fare da grande, se ambire a diventare una banale frazione “alta” di Lecco oppure svolgere un ruolo di peso in Valsassina, come è logico che sia.
Morterone è, tecnicamente, una frazione di Ballabio.
Per ottenere risultati almeno simili, è obbligatorio scardinare la pervicace volontà dei borgomastri di non mollare la loro inutile quadrega, notoriamente legata solo a interessi urbanistici ed edilizi.
L’esempio migliore viene dal Canton Ticino: i comuni che si aggregano ricevono importanti benefici economici, chi non lo fa non ottiene una mazza da investire.
Se non ora, quando?

————————————————————————————————–

Angelo Brunetti detto Ciceruacchio (Roma, settembre 1800 – Porto Tolle, 10 agosto 1849) fu un oste e un patriota italiano, che combatté per la seconda Repubblica romana, alla cui caduta fuggì con Giuseppe Garibaldi per raggiungere Venezia. Il soprannome ciceruacchio, datogli da bambino, è la corruzione dell’originale romanesco ciruacchiotto (grassottello).