RACCOLTA DIFFERENZIATA: I VALSASSINESI HANNO ANCORA TANTO DA IMPARARE

Data pubblicazione 10 Giugno 2012

Questo significa soltanto una cosa: aumento delle tariffe per la raccolta, visto che il costo per lo smaltimento è cresciuto notevolmente e questo incremento si riverserà sulle tasche dei cittadini, che alla fine dei conti sono quelli che non hanno effettuato in maniera corretta la raccolta stessa. Il compito del Comune è quello di organizzare le attività di intercettazione, raccolta e smaltimento dei rifiuti, stabilendo con dei regolamenti precisi la modalità di effettuazione del servizio, quella di raccolta e trasporto e soprattutto la promozione della differenziazione tra la popolazione.

Ma come si fa la raccolta differenziata? Girando per la Valle nei giorni di ritiro dei diversi sacchi, si ha la sensazione che non tutti sappiano veramente come fare; dunque cercheremo di chiarire i dubbi su cosa conferire e dove farlo.

Il sacco viola è quello che dovrebbe contenere "la plastica e la carta", dunque sono ammessi carta, cartone, depliants, giornali, libri, quaderni, scatole.

Sono ben accetti bottiglie per bevande, contenitori di prodotti per la casa e il corpo, imballaggi, vaschette di polistirolo. Non sono accettati accessori auto, arredi, bicchieri, piatti e posate, bidoni, borse, cestini, custodie per cd, polistirolo, portadocumenti, giocattoli: tutti indirizzati ai rifiuti domestici.

Non sono riciclabili carta oleata, unta e plastificata, né fazzoletti, sacchetti per cemento ma possono essere messi nel sacco viola i contenitori in tetrapak.

Inoltre, nel sacco della "plastica" si può inserire anche l’alluminio, come lattine per bevande, vaschette e scatolette per alimenti, capsule e tappi, tubetti per conservare cosmetici e carta stagnola, oltre ai barattoli per alimenti come tonno, pomodoro, mais e conserve.

Il vetro andrà buttato nelle capanne posizionate sul territorio mentre tutto il resto va nei sacchi neri (ormai trasparenti) della raccolta indifferenziata – per esempio indumenti, scarpe, ecc.