Oggi ospitiamo altri due interventi recenti, entrambi indirizzati via e-mail alla nostra redazione e riguardanti sempre la raccolta dei rifiuti ed in particolare la tematica dei cassonetti. Eccoli, in forma integrale:
 

Spett.le redazione, da tempo seguo la querelle riguardante l’asportazione dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti, ed a questo punto mi sento in dovere di intervenire sollecitando una problematica che fono ad ora sembra non essere stata presa in esame da nessuna delle parti coinvolte. Mi riferisco ai giorni ed agli orari di apertura dello spazio adibito a conferimento dei rifiuti non coperti dalla raccolta differenziata,

si sono mai domandati gli amministratori precedenti ed attuali, come possa un non residente, che per altro paga la tassa sui rifiuti come qualsiasi altra persona che risiede stabilmente ad Introbio utilizzare detto spazio, accessibile solo il Mercoledì pomeriggio e il Sabato mattina?????

Chi come il sottoscritto, risulta proprietario di un’abitazione con giardino che comporta ovviamente la rispettiva manutenzione, dove può conferire i residui vegetali se, avendo figli che frequentano la scuola anche nella giornata di Sabato non riesce per ovvi motivi a rispettare questi orari???

Senza voler alimentare inutili campanilismi, io risiedo in un comune in provincia di Milano, dove la cosiddetta Discarica è aperta 7 giorni su 7 ad orario continuato dalle 8 alle 19 e la Domenica dalle 8 alle 14.

A ciò si aggiunga che a mia esperienza personale in qualsiasi località di villeggiatura, abbia provato a recarmi, i cassonetti ad uso non esclusivo dei villeggianti sone sempre stati presenti.

Concludo con un’ultimo quesito: chi a Introbio ha la possibilità di recarsi solo al fine settimana e magari solo una volta al mese i sacchi di svariati colori e i secchielli per l’umido li deve esporre in strada due o tre giorni prima della raccolta e ritirali il mese dopo ???

Confidando in una risposta che possa risolvere le mie preplessità cordialmente Vi saluto rinnovando i complimenti alla Vs. Testata.
[lettera firmata]

Spett.le Redazione
Assisto in questi giorni ad una vera e propria querelle circa i residenti ed i pochi villeggianti che frequentano la Valsassina relativamente ad una criticità presente da tanto tempo: i rifiuti solidi urbani. Io non farò coma la residente che attacca i villeggianti senza firmare la lettera io lo farò, vorreri però spezzare una lancia in favore del villeggiante che si lamenta. Io pratico la valle da oltre 30 avendo la moglie di origini valsassinesi, ha la sua casa, che poi è la casa ereditata dal papà nativo proprio di Primaluna, anzi di Vimogno. Ebbene paghiamo l’imu, la spazzatura da sempre ma in questi 30 anni in cui ho assistito pian piano allo smantellamento dei cassonetti ed in cui non sono neanche stato capace di recuperare dal comune un volantino in cui venissero spiegati i giorni di raccolta. Ancora sabato di ritorno ho caricato sulla mia macchina il sacco della spazzatura e l’ho portato a casa da smaltire nel mio comune. Ancora oggi se avessi la necessità di cambiare un sanitario del bagno non saprei proprio come smaltirlo, vi sembra una cosa giusta?
 
Io e la mia famiglia non abbiamo mai imbrattato da nessuna parte, non abbiamo mai abbandonato spazzatura ne lungo il Pioverna ne lungo le strade, credo sia alquanto chiaro che ci possa essere qualche problema di informazione e di comunicazione però intanto il servizio lo si paga e profumatamente essendo una seconda casa. Quindi non sono d’accordo con la Signora della "Lettera Firmata" che si scaglia indistintamente contro i villeggianti in genere che portano risorse e che il più delle volte vengono spennati dai locali della zona che applicano tariffe assai più salate di quelle di Milano. Se non fosse per una questione di affetti, sarebbe necessario guardarsi in giro per scoprire luoghi in cui i villeggianti vengono visti non già come una specie da combattere ma piuttosto da coccolare.
 
Grazie per l’ospitalità
[lettera firmata]

 

 

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