Grande il cordoglio a Primaluna ma in generale in tutta la Valsassina per la drammatica scomparsa di Carlo Beri, il titolare dell’omonima ditta di manici in legno per utensili perito dopo che una catasta di tavole lo ha schiacciato ieri pomeriggio all’interno della sua ditta di Barcone. Si moltiplicano le manifestazioni di apprezzamento e le condoglianze nel confronti dell’imprenditore, già sindaco di Primaluna e assessore in Comunità Montana.

Anche l’amministrazione comunale ha voluto ricordare Beri con una epigrafe affissa accanto agli annunci dei familiari, nella quale esprime "il più sentito cordoglio" per la sua scomparsa.
Toccante poi il saluto dei sette nipoti: "Ciao nonno – hanno scritto – da te abbiamo imparato il coraggio di vivere, la tenacia e la caparbietà nelle prove, la fantasia e lo slancio nell’impresa, la generosità nel donare".

Tra i tanti ricordi affettuosi e sinceri, c’è quello di un sindacalista (che preferisce rimanere anonimo) il quale ha confidato a VN l’ammirazione per un uomo "serio e rigoroso, che amava il lavoro e la sua azienda sopra ogni cosa, appassionato al punto da emozionarsi, chiamandomi per farmi vedere con orgoglio il primo container di prodotti alla riapertura del mercato libico".

La famiglia, comprensibilmente addolorata ma serena in questa terribile circostanza, sta attendendo che la salma del congiunto le venga riconsegnata (cosa che dovrebbe avvenire nella mattinata di domani). I funerali intanto sono stati fissati per giovedì pomeriggio alle 17, nella chiesa parrocchiale di Primaluna.

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