Nel 2010 gli "appena" quattro ettari andati in fumo facevano ben sperare, dopo i 35 del 2009, ma poi è arrivata la recrudescenza dell’anno in corso: 82 ettari. Per fortuna ormai lo spegnimento dell’incendio boschivo ha diverse armi: le tradizionali da terra e poi quelle dall’alto. Ultimamente un nucleo specializzato di forestali sta diventando il ‘Ris‘ di tali eventi con applicazione di tecnologie di rilevamento dell’innesco e d’indagine per individuare il colpevole nei casi dolosi.
Da dopodomani il comandante provinciale di Lecco del Corpo forestale dello Stato Carlo Pierluigi Parente (nella foto a sinistra), all’età di 65 anni, va in pensione. Il suo bilancio retrospettivo guarda all’ultimo quadriennio sul quale domina una massima: "Se la montagna è tranquilla, anche la valle è sicura". In questo avendo a cuore la prevenzione dei dissesti idrogeologici.
A capo di poco più di una ventina di persone tra cui anche due sportivi del calibro della valsassinese ex campionessa mondiale di corsa in montagna Rosita Rota Gelpi (foto a destra, quando correva) e del già campione mondiale di canotaggio Carlo Gaddi, Parente è un po’ timido nel distribuire dati. In effetti all’apparenza sono numeri piccoli, ma se parametrati alle risorse a disposizione e alla vastità delle competenze in ambito di difesa del territorio, l’impressione è ben diversa.
In quattro anni, allo Stato e cioè a noi cittadini, il personale di Lecco ha portato 304mila euro di sanzioni amministrative. Effettive ed incassate. La filosofia del comandante uscente era comunque di non infierire, ma di definire una pena certa ai trasgressori. "All’inizio di una indagine, per pervenire a risultati incontrovertibili, ogni possibile elemento va valutato evitando tesi preconcette. La pena non deve essere esagerata, ma a portata di portafoglio, in modo che i trasgressori paghino e si ricordino di rispettare le norme in futuro".
Le attività d’indagine sono solo una parte delle incombenze a cui sono chiamati i forestali: durante il recente Giro d’Italia, ad esempio, metà del personale provinciale si è occupato di ordine pubblico ai Resinelli; attualmente due persone lavorano in Emilia Romagna nelle zone terremotate a fianco della Protezione civile. Ogni anno si presentano, poi, operazioni nazionali che raggruppano intorno alla difesa di alcune specie (falco pecchiaiolo a Messina o pettirosso in provincia di Brescia e Bergamo, ad esempio) personale proveniente da tutta Italia, Lecco compresa.
Nonostante molte funzioni siano condivise o cedute alle Comunità montane e alle Province, i forestali ancora controllano flora e fauna, il rispetto dei limiti di transito nelle strade agropastorali, si occupano del rispetto delle produzioni Dop e Igp, ovviamente hanno grande competenza nello spegnimento degli incendi nelle foreste. Sono i dirigenti di CFS, infatti, a coordinarne le operazioni.
Ma vediamo le cifre in Valsassina nel quadriennio passato per quanto riguarda l’attività di tutela:
Illeciti Persone amm. denunciate |
Reati Persone |
Sequestri |
Ammende incassate |
186 190 | 34 45 | 13 | € 50 141.71 |
Nella provincia di Lecco
Illeciti Persone amm. denunciate |
Reati Persone denunciate |
Sequestri penali |
Ammende incassate |
357 416 | 164 146 | 146 | € 304 355,96 |
SOTTO L’INTERVISTA AL COMANDATE PARENTE, TESTIMONE QUARANTENNALE
DELL’EVOLUZIONE DEL NOSTRO TERRITORIO
La foto di Rosita Rota Gelpi è tratta dal sito www.corsainmontagna.it
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